Durissimo attacco al segretario del Partito democratico sardo. «Tutti coloro che difendono questa vergogna sono complici di uno scempio senza precedenti verso un patrimonio ambientale che sarà violentato da villette per nababbi alla ricerca di spiagge private»

L'incubo finale, in questo brutto film horror, consiste nella storia dei reflui sassaresi nel Cuga, di cui nessuno, ufficialmente, ha mai informato l'opinione pubblica. Come ho proposto più sopra, perché il capoluogo non utilizza i suoi reflui per le proprie campagne?

Il sindaco di Alghero, Mario Bruno, convinto nel procedere spedito e senza sosta verso la risoluzione del più grande problema ambientale che la Riviera del Corallo abbia mai dovuto affrontare

Le nuove analisi dell´Arpas hanno dato esito negativo confermando la buona qualità delle acque nelle stazioni interessate al campionamento. Il mare di Alghero è così balneabile in tutta la costa. «Ma l'attenzione resterà altissima fino alla risoluzione di tutti i problemi» sottolineano da San'Anna

Sui frequenti divieti di balneazione nella costa algherese le interviste a Massimo Cadeddu (Confcommercio), Stefano Visconti (Consorzio Turistico Riviera del Corallo), Marco Di Gangi (Domos) e gli operatori balneari Bruno Costantino e Franco Pedrini

Incontro stamane tra operatori turistici e il sindaco di Alghero. Dai primi test effettuati sembrerebbe esserci la tendenza al rientro dei parametri nella norma per le stazioni Lido e San Giovanni. Determinazione a Sant'Anna: «Questo disastro deve portare a risolvere i problemi anche della marea gialla, del sistema idrico fognario e della depurazione». Le parole di Mario Bruno

Venerdì alle 11 a Sant´Anna il sindaco Mario Bruno con gli assessori e i dirigenti competenti incontrerà gli operatori balneari e gli imprenditori turistici di San Giovanni e del lido per aggiornare sulla situazione e sulle misure adottate per fronteggiare le criticità

Il provvedimento ha destato una grande protesta dei turisti, e non solo, multati per aver parcheggiato sulle dune di sabbia

«Il problema vero nasce dal fatto che il citato scarico, in progetto, doveva ricevere le acque del depuratore solo in caso di emergenze. Il mancato funzionamento del sistema per l´uso, anche parziale, dell´acqua reflua in agricoltura (essendocisi dimenticato di predisporre le vasche di miscelazione) unito alla mancata previsione di un´ulteriore condotta di scarico a mare delle eccedenze e di quanto non assorbito dall´agricoltura, ha reso obbligatorio, dalla sua entrata in funzione, l´utilizzo del solo scarico al Rio Filibertu-Calich»

L´Area Marina Protetta Capo Caccia–Isola Piana e la Guardia Costiera di Alghero stanno collaborando nell´ambito del progetto finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare