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                     La grotta di Nettuno: le concrezioni 
                       La bellezza e le migliori suggestioni 
                      della Grotta di Nettuno derivano dalle concrezioni, cioè 
                      da quelle formazioni calcaree che ornano pareti e soffitti 
                      che la natura ha creato con il continuo stillicidio nell'arco 
                      dei secoli e dei millenni. Ma qual'è il fenomeno 
                      che dà origine a queste concrezioni? 
                      E' l'acqua piovana che, infiltrandosi nelle fenditure della 
                      roccia calcarea, pian piano scioglie il carbonato di calcio 
                      di cui essa è composta, creando così delle 
                      piccole cavità che col tempo si ampliano sempre più, 
                      sino a diventare, delle grotte, come oggi noi le possiamo 
                      vedere.Ed è la stessa acqua, ricca di sali precedentemente 
                      disciolti, che nel suo lento gocciolio all'interno delle 
                      grotte rideposita il carbonato di calcio, dando origine 
                      alle concrezioni che possono assumere varie tonalità 
                      di colore. 
                      A questo punto la natura si sbizzarrisce creando stalattiti, 
                      stalagmiti, colonne, colate, vaschette dalle forme e dalle 
                      dimensioni più disparate. 
                      E' la fantasia del visitatore che poi liberamente coglie, 
                      nella suggestione del luogo, rassomiglianze con le cose 
                      più varie.Ed ecco allora comparire come d'incanto 
                      monumenti, statue, alberi, animali, figure umane che sembrano 
                      popolare questo mondo sotterraneo. 
                      La formazione delle concrezioni è un'opera molto 
                      lenta, che richiede moltissimo tempo, ma non è quantificabile 
                      in modo assoluto perché vi concorrono numerosi fattori. 
                      Per la creazione di una stalattite sono necessari parecchi 
                      anni e per una grande colonna o una grossa colata possono 
                      essere necessari secoli e anche millenni. 
                      Spezzare una stalattite significa quindi distruggere irreparabilmente 
                      il paziente lavoro del tempo.Ma anche toccare con le mani 
                      le concrezioni potrebbe comprometterne o comunque modificarne 
                      l'accrescimento. 
                      E' quindi buona norma limitarsi ad ammirare queste bellezze 
                      della natura, senza danneggiarle, evitando anche di toccarle. 
                    Itinerario 
                      La grotta 
                      Il lago Lamarmora 
                      Quando il mare era più 
                      alto 
                      Eccentriche e cristalli, un piccolo 
                      mondo incantato  
                      Le concrezioni 
                      Un pò di storia 
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