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                     La grotta di Nettuno: quando il mare 
                      era più alto 
                       Il visitatore che giunge alla 
                      Reggia può fermarsi ad esaminare una curiosa linea 
                      nera perfettamente orizzontale, che appare sulla parete 
                      opposta del Lago Lamarmora, a circa 4 metri di altezza. 
                      Durante le varie fasi glaciali e interglaciali che hanno 
                      interessato la terra in epoche passate, il livello del mare 
                      ha subito notevoli oscillazioni, ritirandosi in periodo 
                      più freddo e risollevandosi in periodo più 
                      caldo in seguito allo scioglimento dei ghiacci. Circa 125 
                      mila anni fa, esattamente durante un intervallo climatico 
                      denominato Eutirreniano, il livello del mare si è 
                      stabilizzato per un certo periodo alla quota di +4m rispetto 
                      a quella attuale.E la prova reale di questo innalzamento 
                      del mare è proprio la linea nera che, a distanza 
                      di molti millenni, noi possiamo osservare sulle pareti della 
                      Reggia. 
                      Mentre sulle scogliere esterne di Capo Caccia le tracce 
                      di tale livello sono quasi del tutto scomparse in seguito 
                      all'erosione operata dagli agenti atmosferici, la Grotta 
                      di Nettuno è riuscita invece a custodire gelosamente 
                      nel suo interno questa eccezionale testimonianza. 
                      L'importanza della grotta viene così accresciuta 
                      perché può fornire allo studioso dei dati 
                      e dei documenti che lo aiutano a ricostruire le variazioni 
                      climatiche che hanno interessato le nostre zone in un remoto 
                      passato le nostre zone.Se il visitatore più attento 
                      si guarda intorno, potrà osservare che la linea nera 
                      di cui stiamo parlando interessa tutte le pareti che circondano 
                      il lago ed è visibile anche sulle colonne, le colate, 
                      le stalattiti più grosse, a testimonianza che tali 
                      concrezioni erano già formate a quei tempi. 
                      E un brivido scuoterà coloro che con la mente torneranno 
                      indietro nel tempo per scoprire che quando i più 
                      grandi monumenti dell'antichità, dalle Piramidi d' 
                      Egitto ai Nuraghi, dalle mura di Babilonia al Colosseo ancora 
                      non esistevano, il possente colonnato e le grandi colate 
                      della Reggia erano lì in tutto il loro splendore 
                      così come oggi li vediamo.L'opera dell'uomo, nelle 
                      migliori manifestazioni della sua arte, non può reggere 
                      il confronto con i capolavori della natura conservati intatti 
                      da epoche remote. 
                      La stessa linea nera, che è visibile anche in altre 
                      parti interne della grotta, ci fa intuire che a quel tempo 
                      il lago era molto più ampio di quanto non lo sia 
                      oggi e sommergeva quindi gran parte del salone iniziale. 
                    Itinerario 
                      La grotta 
                      Il lago Lamarmora 
                      Quando il mare era più 
                      alto 
                      Eccentriche e cristalli, un piccolo 
                      mondo incantato  
                      Le concrezioni 
                      Un pò di storia 
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