SASSARI - «Chiedere ad un malato di tumore di aspettare mettendosi in coda e facendo la fila per salvarsi la vita come se dovesse semplicemente pagare la bolletta della luce, suona come un insulto ed una condanna nei confronti di chi vede nel trascorrere del tempo il peggior nemico». Lo ha dichiarato Marco Tedde vice capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale che ha presentato oggi un’interrogazione che punta ad ottenere dalla Giunta Pigliaru soluzioni alle lunghe liste d’attesa dei malati di tumore della Provincia di Sassari.

«La formazione di lunghe liste d’attesa causata dalla carenza di personale riduce le probabilità di sopravvivenza dei malati oncologici per i quali l’unica speranza diventa spesso quella di cercare un soluzione altrove. È evidente – prosegue il consigliere regionale algherese – che questa alternativa è appannaggio solo di chi se lo può economicamente permettere. Ancora una volta il malfunzionamento del nostro sistema sanitario regionale fa passare il concetto che il diritto alla salute ed alla sopravvivenza non è uguale per tutti».

«A Sassari la carenza di personale nel blocco operatorio del complesso di San Pietro che consente l’utilizzo di sole 2 sale operatorie su 8 disponibili e l’incorporazione dell’ospedale civile Santissima Annunziata voluto dalla Giunta Pigliaru ha peggiorato la situazione, allungando le liste d’attesa ed esercitando sul personale medico e paramedico un enorme pressione dipendente dal fatto di operare in costante emergenza nel tentativo di salvare il maggior numero di vite umane» si legge nel documento.

«Rispetto a questo dramma l’assessore Arru e il presidente Pigliaru non muovono un dito – afferma l’ex sindaco di Alghero – limitandosi a prendere tempo, rubandolo a chi non ne ha. L’interrogazione che ho presentato oggi – conclude Marco Tedde – chiede ad una Amministrazione sorda guidata dal sassarese Francesco Pigliaru di colmare le carenze di personale e consentire ai malati di tumore di nutrire quella speranza che viene loro lentamente sottratta per ogni giorno in più che gli si chiede di aspettare».