Red
18 ottobre 2010
Fok alla Polimeri, Provincia critica
L’assessore provinciale dell’Ambiente, Paolo Denegri, lancia l’allarme. Critiche anche dalla presidente Alessandra Giudici

SASSARI - «Il fok al posto dell’olio btz è una soluzione che appare peggiore del problema». L’assessore provinciale dell’Ambiente, Paolo Denegri, lancia l’allarme. Destinataria della presa di posizione è
Polimeri Europa, che starebbe pensando al fok per alimentare la propria centrale termoelettrica di Porto Torres. «Ci stiamo confrontando con tutti gli enti competenti in tema di tutela ambientale, a iniziare da Regione e Arpas – racconta Denegri – vogliamo capire se davvero sia vantaggioso per l’ambiente e le persone passare dall’olio a basso tenore di zolfo al fok, che è un sottoprodotto del cracking».
Per l’assessore, «nel corso delle procedure di rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale, il ministero ha prescritto a Polimeri Europa la riduzione delle emissioni di zolfo prodotte dall’attuale combustibile». E sin qui tutto ok. «L’indicazione del ministero a ridurre i livelli d’inquinamento atmosferico ci va bene – conferma infatti Denegri – ciò che non convince per niente è la decisione
che Polimeri sta assumendo di conseguenza». Al di là del fatto che bisognerebbe capire se e come il fok verrà importato, «è un prodotto anche più nocivo dell’olio btz».
Per ben tre volte la competente commissione consiliare si è confrontata con l’assessore, e insieme hanno ascoltato il parere di medici ed esperti. Solo dopo Denegri ha deciso di prendere una posizione definitiva, facendosi portavoce dell’unanime volontà di sala Sciuti. «Il fok ci convince meno dell’olio btz perché provoca rilevanti emissioni di composti aromatici altamente cancerogeni», dice a chiare lettere Denegri, che però rassicura. «La Capitaneria di porto ci ha detto che il materiale non verrà scaricato finché la tubazione, sottoposta di recente a lavori di manutenzione – dice – non sarà collaudata».
Ma prima ancora, conclude l’assessore, «resta il fatto che il ricorso al fok dovrà passare attraverso la valutazione degli impatti ambientale e sanitario derivanti dal suo utilizzo». Massima attenzione, insomma, e la volontà di non subire ancora una volta decisioni prese a Cagliari o a Roma. «Con Eni ci stiamo confrontando sulle bonifiche e aspettiamo di capire la sua linea definitiva sulla ripresa della produzione industriale, perciò vogliamo continuare a dialogare», è il commento del presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici. «Di certo questa operazione, che da una prima impressione non ci convince per niente – afferma – dovrà essere discussa al tavolo di confronto tra l’azienda e i rappresentanti del territorio».
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