ALGHERO - «Non me ne vogliano gli amici Geometri, verso la cui indubbia professionalità e capillarità nel territorio nutro profonda stima; ne tanto meno l'On. Tocco, rappresentante di un gruppo consiliare che tanto sta dando a questa Regione in termini di impegno e spessore politico. Ma mi pare doveroso porre la giusta punteggiatura tra le parole “categorie professionali” e “legittime competenze”». Così l'agronomo Ferdinando Manconi replica al consigliere di Forza Italia che denunciava l'esclusione dei geometri dalle progettazioni per i piani di sviluppo rurale [LEGGI].

Manconi ricorda come con decisione 1491/1997 del Consiglio di Stato sul significato e la portata del termine “tecnico agricolo” («termine che, almeno personalmente, aborro, indicante i professionisti con competenze in materia agronomica»), su richiesta avanzata dal Collegio Nazionale dei Geometri, abbia chiarito che: “per quanto possa essere ampia la competenza professionale dei geometri alla luce della normativa professionale e delle singole normative di settore, non sembra possa essere messo in dubbio che essa non possa, di per sé, essere annoverata nella nozione di “tecnico agricolo”(….) La verità è che l’appellante (Collegio Nazionale dei Geometri) muove da un presupposto errato, che cioè la figura del geometra, il quale durante il corso dei suoi studi abbia seguito insegnamenti in materia agraria, sia per ciò solo, idonea a legittimare la sua inclusione fra i tecnici agricoli...”
 

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Son sicuro che gli amici geometri sapranno contribuire al buon esito delle proposte riconducibili al PSR (Piano di Sviluppo Rurale) con progetti tecnicamente validi ma che non potranno mai costituire un piano di miglioramento fondiario in assenza di un Dottore Agronomo e Forestale o di altre figure all'uopo abilitate. Ciò non per mera difesa dell'Ordine che mi onoro di rappresentare ma per legittima demarcazione delle specifiche competenze professionali» conclude Ferdinando Manconi (nella foto).