CAGLIARI - Il governo impugnerà la tassa sul lusso adottata dalla Sardegna. E' quanto emerso dalla odierna riunione del Consiglio dei ministri. Il presidente della Regione, Soru, non fa alcuna marcia indietro e attende sereno gli sviluppi del confronto col Governo e l'eventuale pronunciamento della Corte Costituzionale. «Ci siamo attenuti alle prerogative fissate dallo Statuto - spiega Soru - che prevede la possibilita' per la Regione di esercitare una sua autonomia impositiva». Secondo Luciano Uras di Rifondazione Comunista, che ritiene le tasse regionali sul lusso giuste, utili e affatto discriminatorie, soprattutto quando la maggior parte dei lavoratori sardi ha sempre difficoltà ad arrivare alla fine del mese, mentre c'é chi viaggia con jet personale, yacht di varia lunghezza, e fa vacanze in super ville, «ancora una volta prevale nel Governo nazionale una visione centralista che, in questa materia in particolare, annulla le novità più significative introdotte dallo stesso "centro sinistra" con la modifica del titolo V della Costituzione, finalizzata ad un più ampio riconoscimento della funzione legislativa regionale». Secondo l'On Tore Serra del Partito dei Comunisti Italiani, «è vergognosa la decisione del Governo di impugnare la Legge regionale sulle tasse dei beni di lusso e il Governo Prodi (il ministro Padoa-Schioppa in particolare) farebbe meglio a preoccuparsi delle discriminazioni che sta creando con le inique decisioni sulle pensioni dei lavoratori, piuttosto che impugnare normative eque e giuste come quelle sulle tasse su: ville in Costa Smeralda, Yacht ed aerei miliardari e altri beni di lusso». Dalla minoranza di centrodesta arriva invece una proposta di legge per abrogare le tasse su case e barche. Un solo articolo di legge per eliminare le tasse sul lusso: «E’ abrogato l’art. 2 della L.R. n°4 del 2006, così come sostituito dall’art.3 della L.R. n° 2 del 2007». E’ l’articolo unico della proposta di legge presentata oggi, con carattere di urgenza, dai consiglieri regionali dei partiti di opposizione in Consiglio regionale, primo firmatario Giovanni Pileri (FI).

Nella foto Renato Soru