SASSARI - È stata convocata per venerdì mattina la prima riunione del Comitato per l’Area di Crisi, successiva alla sigla dell’Intesa Istituzionale tra Regione, Provincia e Comuni dell’Area, ossia Sassari, Alghero e Porto Torres. All’incontro – sollecitato proprio oggi anche dal sindaco di Alghero, Marco Tedde - che ha come obiettivo principale proprio la verifica dello stato di attuazione degli interventi previsti nell’accordo che la Regione ha concordato col tavolo e sottoscritto coi suoi rappresentanti istituzionali, parteciperà anche il presidente della Regione, Renato Soru. Per Alessandra Giudici l’incontro è un modo per «rispondere coi fatti alle accuse di immobilismo che ogni tanto ci piovono addosso in modo piuttosto ingeneroso», ma anche per «riprendere i fili del ragionamento che porterà a breve alla realizzazione del piano strategico provinciale». Si tratta della prima convocazione del Comitato dopo la firma datata 19 aprile scorso, esattamente cinque mesi fa. Un arco di tempo sufficiente, considerata anche l’estate di mezzo,per iniziare a capire cosa è cambiato e come. Dopo la firma dell’Intesa infatti, si sono succedute solo voci e polemiche sul rispetto o meno dei patti da parte della Regione e sugli sforzi compiuti o no dagli attori istituzionali locali per pretendere da Cagliari un comportamento conseguente a quegli accordi. Dall’incontro in programma venerdì, potrebbero arrivare proprio le risposte ai tanti dubbi e perplessità di chi teme che quell’intesa possa restare lettera morta. «La Provincia è pronta a fare la sua parte assieme ai sindaci del territorio, al mondo economico e alle parti sociali», conclude il presidente della Provincia prima di rilanciare l’invito all’unità del territorio. «L’acuirsi della crisi socio-economica è una sciagura da scongiurare, ma è necessario tenere la calma ed evitare azioni che, invece di compattare il fronte alla ricerca di risposte serie e concrete ai problemi in campo, provocare ulteriori problemi – è il messaggio – gli scontri sterili e gli scaricabarile non portano benefici e ci allontanano senza validi motivi da quel proposito di collaborazione costruttiva da cui può nascere qualcosa di buono per il territorio».

Nella foto Marco Tedde, Alessandra Giudici e Renato Soru