ALGHERO - Le recenti dichiarazioni dell'assessore regionale dell'Industria Maria Grazia Piras non trovano conferma in giurisprudenza e tanto meno nelle direttive del Governo. Così la scelta di escludere il comune di Alghero e il territorio di San Marco dalla riperimetrazione dell'Area di Crisi di Porto Torres pare, sempre più, dettata esclusivamente da questioni di opportunità politica, risultando incomprensibile e inaccettabile a tutti i livelli istituzionali.

Penalizzare così pesantemente un territorio, con ripercussioni sullo sviluppo futuro e sulla possibilità di intercettare investimenti per i prossimi anni, infatti, esula dalle battaglie politiche e mai, in passato, si era arrivati a tanto. Un fatto questo su cui iniziano ad interrogarsi molti consiglieri regionali del sassarese che dopo la disastrosa gestione dei trasporti e il conseguente affossamento del traffico dell'unico scalo pubblico, quello di Alghero, rischiano di appesantire ulteriormente la già precaria economia del nord ovest dell'isola. Basti pensare che per il solo quinquennio 2017-2021 il Consorzio Industriale ha presentato il dossier inserito nel piano di riconversione e riqualificazione dell'area industriale di Sassari-Porto Torres e Alghero che prevede investimenti infrastrutturali per oltre 85 milioni di euro.

A dimostrazione di quanto l'esclusione di Alghero dall'area di crisi complessa di Porto Torres e Sassari sia «indifendibile e sbagliata», perchè basata su presupposti inesistenti, arriva la delibera del Consiglio di amministrazione del Consorzio Industriale Provinciale di Sassari. Nel prendere atto «con vivo rammarico» della decisione della Giunta regionale nr. 53/01, il Consorzio, con delibera a firma del presidente Pasquale Taula e del direttore generale Luigi Pulina, alla presenza del Cda al completo e del collegio dei revisori, richiede ufficialmente - in linea con quanto richiesto dall'amministrazione comunale algherese [LEGGI] - «l'annullamento del provvedimento del 30 settembre».

Nella foto: il presidente del Cip, Pasquale Taula, e il direttore generale Luigi Pulina