SANTA MARIA LA PALMA - Le dimissioni del Direttore Generale della Cantina Sociale di Santa Maria La Palma, hanno fatto certamente rumore. Gianpaolo Parpinello lascia la Coperativa sociale dopo quasi due lustri, per motivi personali, parrebbe. Ma c’è chi, sotto sotto, potrebbe cavalcare lo “strappo” per attaccare l’attuale gruppo dirigente. All’orizzonte ci sono le elezioni del Consiglio d’amministrazione e del Presidente, in scadenza del mandato triennale. E proprio al Presidente della Cooperativa Sociale Salvatore Masala, abbiamo posto alcune domande.

Masala cosa si può dire di queste dimissioni del dott. Parpinello, le motivazioni?
«Motivazioni precise non ci sono. Ho preso atto, pur cercando di dissuaderlo dalla sua decisione, magari avvenuta in un momento di molto impegno. Ma non è stato possibile, da lui sono state dichiarate irreversibili. Il Consiglio ne ha preso atto e ha proceduto a riorganizzare la Cooperativa al meglio, dandosi un organigramma diverso. Adesso abbiamo un Direttore d’Azienda, Eugenio Profili, e un Responsabile Generale della commercializzazione, Antonio Casu».

Della notizia secondo la quale ci sia un gruppo di soci che sono in subbuglio cosa ci può dire?
«Non mi risulta nella maniera più assoluta. Abbiamo chiuso il cerchio della riorganizzazione della Cantina il 14 di Agosto per la precisione. E deciso la convocazione dell’Assemblea ordinaria, che si terrà il giorno 8 Settembre, ed in quella sede motiveremo ai soci e daremo tutte le opportune informazioni relative al caso. I soci non si devono preoccupare, perché il governo della Cooperativa è in assoluto controllo, nelle mani del Consiglio d’Amministrazione».

Il suo mandato Masala è in scadenza?
«Certo, è il terzo anno e siamo alle soglie della scadenza che avverrà a dicembre».

La figura del Presidente all’interno della Cooperativa, gode della massima fiducia?
«La Cooperativa è formata da 326 soci, e l’organo d’amministrazione è un organo che viene su base elettiva, quindi su un consenso che il socio concede ad altri soci. Nel momento in cui il consenso avviene c’è un rapporto di fiducia e di stima che viene riposto negli eletti. Nel nostro caso siamo sette».

Parpinello è stato di riferimento nella Cooperativa, una persona stimata nell’ enologia, è una perdita per voi?
«Ci spiace che la cosa si sia interrotta in questa maniera, ma il mercato offre di tutto, va ricordato che Parpinello è cresciuto con noi, era al suo primo impiego, avremmo potuto fare altre scelte, attingendo sul mercato persone capaci e di fama, invece abbiamo scelto di formarcelo in casa. Questo per dire che sul mercato ci sono tante professionalità, dipende da quanto si è disposti a spendere».

Attualmente la Cooperativa ha un enologo?
«La Cooperativa è strutturata, l’enologo è Paolo Coradin, responsabile della produzione».

Quindi queste voci preoccupanti, devono rientrare?
«Devono rientrare nell’assoluta serenità e tranquillità dei soci, perché i soci conoscono lo stato di salute in cui si trova la nostra Cooperativa, quale è il piano industriale in atto, abbastanza ambizioso. Stiamo raggiungendo tappa dopo tappa gli obiettivi prefissati. Siamo in un momento d’assoluta trasformazione, sia dal punto di vista della struttura che della crescita, non c’è di che preoccuparsi. Il nostro contatto con la realtà è quotidiano, se poi c’è qualcuno che è molto preoccupato, farebbe bene a prendere contatto con gli amministratori, e con lo stesso presidente, avrebbe immediatamente i chiarimenti. Fra tredici giorni ci sarà una comunicazione ufficiale nella sede opportuna».

Nella foto il presidente della Cantina Sociale Salvatore Masala