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24 settembre 2020
«Ricostruzioni fantasiose, Sinistra esilarante»
I capigruppo Monica Pulina (Misto), Antonello Muroni (Noi con Alghero) e Roberto Trova (Psd´Az) ribattono alle opposizioni sul voto per le suppletive del Senato ed i 15 punti percentuali persi ad Alghero rispetto al 2019

ALGHERO - «Lasciamoli perdere. Continuiamo a lasciarli perdere che lo fanno benissimo: alle urne, per l’ennesima disfatta, e per l’imbarazzante interpretazione del voto alle suppletive al Senato. Una magra consolazione per la sinistra che perde e che cerca di rinviare all’avversario le doglianze. Il voto dei cittadini serve a far vincere o perdere i candidati in campo. Ad esempio per il Senato ha scelto Carlo Doria, per la presidenza della Regione Sardegna ha scelto Christian Solinas, per il sindaco ha scelto Mario Conoci. Tutto il resto sono parole e teatrino della politica».
I capigruppo Monica Pulina (Misto), Antonello Muroni (Noi con Alghero) e Roberto Trova (Psd'Az) ribattono alle opposizioni sul voto per le suppletive del Senato ed i 15 punti percentuali persi rispetto al 2019 [LEGGI]. «Mischiare le pere con le mele non serve, le amministrative sono cosa diversa dalle politiche e gli algheresi hanno ben chiarito la propria preferenza alle amministrative del 2019. L’incapacità di amministrare Alghero è stata tale che alla coalizione di sinistra gli algheresi non hanno concesso nemmeno la prova minima del ballottaggio».
«Mentre Sindaci e Governatori uscenti, anche del Centrosinistra, riescono a confermarsi per il secondo mandato, anche con risultati importanti, Alghero è l’esatto contrario, la pecora nera del consenso in Italia. La smettano quindi, i consiglieri di sinistra, di consolarsi con ricostruzioni fantasiose del voto. Anche alle suppletive la sconfitta è stata cocente, aggravata anche dall’aver trascinato nella debacle il Movimento Cinquestelle locale. I maestri del fallimento stiano tranquilli, provino a fare opposizione seria per guadagnare credibilità, certamente continuare a raccontare parodie del voto non restituisce il consenso perduto al massimo potrebbe consentire alla sinistra nostrana di proporre la propria candidatura all’unico concorso che forse sarebbe in grado di vincere: quello dei barzellettieri d’Italia (oltre che di perdenti naturalmente)».
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