Troppi equivoci sul Puc. Sguardo a futuro e giovani

Il parere dell’On. Bruno sul Piano Urbanistico Comunale manca di alcune considerazioni dettate dalla non completa informazione sui contenuti strutturali che caratterizzano il Piano. Sarà cura dell’Amministrazione continuare il percorso condiviso con ulteriori serie di incontri con la città al fine di sgombrare il campo da equivoci e da interpretazioni non conformi alle linee effettive del progetto.

L’equivoco principale è quello delle volumetrie citate dall’On. Bruno, che attribuisce i circa 1.300.000 metri cubi alla vecchia concezione cementificatoria. Niente di più errato. La gran parte delle volumetrie sono infatti destinate all’edilizia convenzionata e sovvenzionata, ovvero alla realizzazione di alloggi popolari e di alloggi in cooperativa, proprio per andare incontro alla forte richiesta abitativa da parte dei giovani, delle nuove famiglie e di chi ancora non è riuscito a coronare il sogno di una prima casa.

Sotto il profilo turistico il piano propone la riqualificazione e il potenziamento delle strutture alberghiere attualmente esistenti, non solo in termini volumetrici, ma creando tutte quelle condizioni affinchè la stagione turistica algherese possa dilatarsi e creare sviluppo e occupazione duratura. In questo contesto il progetto di Maria Pia si propone come motore della crescita economica e turistica in termini qualitativi piuttosto che quantitativi, non solo per la città di Alghero ma per l’intero territorio.

La strategia del Puc è quella di affermare Alghero come punto di riferimento esclusivo per l’Europa e per tutto il bacino del Mediterraneo, considerata la presenza strategica dell’aeroporto e la grande potenzialità che il porto turistico di Alghero deve ancora esprimere. Il Piano Urbanistico di Alghero non è solo volumetrie, quindi, è bene che si esca una volta per tutte da questa sterile e riduttiva concezione, ma è uno strumento di studio e di conoscenza e di valorizzazione del grande patrimonio ambientale e culturale di Alghero.

Dando uno sguardo meno superficiale si può constatare il profondo studio ambientale, paesaggistico e idrogeologico che fa da cornice allo studio del progetto stesso, all’interno del quale si può rilevare un censimento dettagliato di tutto il patrimonio archeologico, architettonico e identitario di Alghero.

E ancora, la valorizzazione dell’aera della Bonifica e delle Borgate, non solo in termini edificatori ma in termini di conoscenza e di valorizzazione storica, con la catalogazione e il censimento di tutti i poderi che costituiscono questo patrimonio storico e identitario, al fine di intervenire in maniera adeguata per una nuova crescita delle risorse agroalimentari che dovranno costituire una componente importante dell’economia.

Non va dimenticato il disegno di valorizzazione e rivitalizzazione agricola e turistica delle grandi aziende come Surigheddu e Mamuntanas, i Piani. Tutto questo a dimostrare che il Puc ha una visione strategica, un’idea di sviluppo articolata e definita in tutti i suoi assetti: ambientale, socio-culturale, economico, insediativo.

E’ quindi riduttivo e semplicistico accostare la visone del Puc al solo elemento del “mattone”, peraltro assolutamente minoritario nel complesso strutturale della proposta di Piano Urbanistico che l’Amministrazione sta per portare all’attenzione del Consiglio Comunale. Sarebbe importante che in quella fase tutte le forze politiche responsabile che hanno cuore gli interessi della città facciano la loro parte con un contributo costruttivo.

Maurizio Pirisi
Assessore all’Urbanistica