S.A.
15 giugno 2012
Zooprofilattico traccia il bilancio
Il direttore generale Antonello Usai nel corso di un convegno a Sassari, ha presentato il bilancio delle ricerche scientifiche finanziate dal Ministero della Salute nel triennio 2009-2011

SASSARI - Sistemi di diagnosi innovativi, studi genetici, nuovi vaccini e indagini scientifiche pubblicate sulle principali riviste internazionali. Sono alcuni dei risultati presentati giovedì a Sassari dall’Istituto Zooprofilattico della Sardegna che, durante un convegno nell’aula magna dell’Università, ha tracciato il bilancio delle ricerche correnti finanziate dal ministero della Salute e concluse nel triennio 2009-20011.
«Un lavoro orientato al territorio e ai problemi sanitari delle aziende zootecniche sarde» ha detto il direttore generale dell'Istituto, Antonello Usai, che ha precisato come «la ricerca rappresenti per l’Izs un compito istituzionale primario». Sessantadue i progetti finanziati dal Ministero negli ultimi cinque anni, che hanno impiegato complessivamente circa cento specialisti tra medici veterinari, chimici, biologi e tecnici di laboratorio. «Gli studi hanno sempre perseguito obiettivi concreti – ha proseguito Usai in apertura dei lavori – e nella quasi totalità dei casi hanno trovato applicazione nei laboratori o direttamente sul campo».
Come le ricerche sui batteri responsabili delle mastiti negli ovini e nei caprini, su cui sono stati sviluppati lavori sulla patogenesi, la diagnosi, l’epidemiologia e la profilassi. Lo studio ha permesso di mettere a punto per la prima volta un kit di identificazione biomolecolare direttamente sui campioni di latte, ma ha aperto anche maggiori possibilità di successo nel contrasto di queste patologie, che sono la principale causa di danni economici per gli allevatori sardi.
Alla gestione dei problemi nelle aziende sono stati dedicati specifici progetti di ricerca, illustrati nella prima sessione del convegno, dall’applicazione di un protocollo per la prevenzione delle mastiti ambientali in allevamenti ovini alla sicurezza alimentare nella filiera del latte ovino. I risultati hanno permesso di predisporre manuali di autocontrollo utili per gli allevatori e modelli di gestione in grado di migliorare l’igiene delle produzioni, ridurre i costi e il ricorso agli antibiotici negli allevamenti. Presentati anche i dati preliminari sui fattori genetici che modulano l’infezione della paratubercolosi negli ovini, poi spazio alla tutela della fauna selvatica e alle malattie trasmissibili dagli animali all’uomo (zoonosi).
Nella seconda sessione dei lavori, gli esperti dell’Istituto Zooprofilattico hanno illustrato le prime esperienze di riproduzione artificiale di trota autoctona della Sardegna, realizzate in un impianto ittico del Comune di Sàdali (Ca). La ricerca ha dato buoni risultati scientifici perché da undici esemplari si è riusciti a moltiplicare il numero di riproduttori fino a seicento, cifra che apre ottime prospettive per i progetti di ripopolamento di questa specie di cui restano poche popolazioni relitte nell’area di Monte Arcosu.
Al termine della giornata formativa sono state presentate le ricerche per la messa a punto di un nuovo kit per la diagnosi dell’echinococcosi cistica nell’uomo. Lo studio fa parte del progetto per la creazione di un registro informatico nazionale sui casi di echinococcosi umana, una patologia che registra ancora numeri preoccupanti in Sardegna. «La ricerca ha un valore strategico – ha detto in conclusione Antonello Usai – e sarà obiettivo del nostro Istituto attuare una politica finalizzata a favorire lo sviluppo dell'attività di studio e valorizzazione dei risultati, anche grazie ai nostri partner istituzionali».
All’evento sono intervenuti Marco Ianniello e Pierfrancesco Catarci, del dipartimento per la Sanità pubblica veterinaria del ministero della Salute. Alla giornata formativa hanno partecipato medici, biologi, veterinari, chimici, farmacisti, tecnici di laboratorio e personale di Asl, Istituti Zooprofilattici, Aziende Ospedaliero-Universitarie (AOU), Regione, Università, Agris, Laore, Porto Conte Ricerche, Associazione regionale allevatori (Ara), Uffici veterinari per gli Adempimenti degli obblighi comunitari (Uvac), Posti di ispezione frontalieri (Pif) e Ordini veterinari.
Nella foto: Antonello Usai nell'Aula Magna dell'Università
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