S.A.
18 giugno 2012
«Oculistica di Alghero dimenticata dall´Asl»
In una nota i sindacati Cisl Nursing up e Fials criticano duramente la gestione del direttore Giannico in particolare lamentando le criticità del reparto di Oculistica di Alghero

ALGHERO - «L'Asl n. 1 è un'Azienda più incline alla sua parte amministrativa che a quella sanitaria». L'accusa al direttore generale Marcello Giannico arriva dalle segreterie territoriali di Cisl Nursing Up e Fials che lamentano la scarsa attenzione, in particolare, verso il reparto "Oculistica" di Alghero.
Un'unità ospedaliera che può vantare alcuni dati di eccellenza: 464 interventi chirurgici solo da gennaio 2012, 4800 visite ambulatoriali e 1350 interventi nel corso dell'ultimo anno. «Un attività cosi elevata in un azienda normale - dicono dai sindacati - sarebbe supportata ed incentivata dalla dirigenza, cosa che certamente non avviene all’Asl di Sassari, impegnata com’è a rifarsi la facciata lasciando che il suo interno si sgretoli pezzo per pezzo».
Un atteggiamento fa sapere la Cisl Nursing Up e Fials che penalizza unità operative eccellenti come «l’oculistica e non solo, esempio neurochirurgia che ha la sua sala operatoria conclusa e chiusa da piu di un anno senza sapere il perché sia dal punto di vista tecnologico che del personale». Proprio sui sanitari a servizio, «un dente che duole», ci sono «5 medici di cui 1 a tempo determinato, non è presente una coordinatrice di ruolo, ma ci sia affida alla buona lena di quella dell’anestesia, gli infermieri presenti sono 5 di cui 2 assenti per lunga malattia». L'altra «nota dolente» è il parco tecnologico di cui tutti i macchinari, tra cui il lettino operatorio, sono concessi in visione dalle case farmaceutiche che prima o poi li dovranno ritirare. «Inconcepile» secondo il sindacato a fronte poi dei 100mila euro versati nelle casse dell’Asl direttamente dalle prestazioni erogate dal reparto.
Sull’Oct o la Fluorangiografia («costi non proibitivi») - indispensabili per le malattie retiniche e complicanze diabetiche - Oculistica avrebbe addirittura un record: «è l’unico reparto sprovvisto in Italia». Infine le problematiche legate ai locali «che non sono idonei alla degenza, visto la mancanza di ossigeno e di condizionamento dell’aria», in attesa dei due posti letto H24 previsti nel piano sanitario regionale «per intraprendere la strada dei trapianti di cornea e per realizzare interventi più complessi, evitando cosi viaggi della speranza negli ospedali del continente». La scelta di soluzioni secondo le organizzazioni sindacali varia dalla destinazione dei ticket all’ammodernamento tecnologico, ma anche «i risparmi di spese inutili quali quelle di catering per inaugurazioni mai avvenuti», o la vendita «di terreni o appartamenti che l’Asl negli anni passati ha ricevuto in donazione».
|