Red
1 febbraio 2017
La marcia dei 5 mila pastori sardi «Difendere latte, pecorino, storia»
Sono cinquemila, secondo Coldiretti, i rappresentanti del mondo agro-pastorale arrivati a Cagliari da tutta la Sardegna con 40 pullman per partecipare alla grande manifestazione di protesta contro il crollo del prezzo del latte

CAGLIARI - Sono cinquemila, secondo Coldiretti, i rappresentanti del mondo agro-pastorale arrivati a Cagliari da tutta la Sardegna con 40 pullman per partecipare alla grande manifestazione di protesta contro il crollo del prezzo del latte che terminerà sotto il palazzo del Consiglio regionale, in via Roma. Un numero che va oltre le aspettative. Ieri era stata la stessa organizzazione di categoria a parlare di 3.700 persone attese. Tremila manifestanti, tra pastori e agricoltori, è invece il numero diffuso dalle forze dell'ordine che presidiano il corteo.
A scatenare la rabbia dei pastori è il dimezzamento del prezzo del latte di pecora che non copre piu’ i costi di allevamento mentre sul mercato si moltiplica la presenza di formaggio straniero spacciato per italiano. I pastori con bandiere e manifesti sono giunti da tutta la Sardegna per il corteo ma anche preparato dal vivo il vero pecorino, mostrato le innovazioni nel rispetto della tradizione, dalla mozzarella di pecora al pecorino per vegetariani a quello digeribile per i piu’ piccoli ed esposte anche le specialità sarde ora a rischio di estinzione.
L’obiettivo è difendere una tradizione secolare che dopo il fallimento dello sviluppo industriale, rappresenta il vero valore aggiunto per il rilancio l’economia, il lavoro ed il turismo. Accanto ai pastori ci sono pescatori, allevatori, coltivatori di ortofrutta, vino, cereali e delle altre produzioni impegnati a garantire la genuinità e l’originalità della vasta offerta agroalimentare di un territorio dove – denuncia la Coldiretti - produrre è piu’ sempre difficile per la burocrazia, i costi dei trasporti, dell’acqua e per i danni causati dagli animali selvatici
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