Red
1 febbraio 2017
Si ferma la protesta Coldiretti In sessanta occupano l´Aula
Una delegazione di Coldiretti ha incontrato il vicepresidente della Giunta, Raffaele Paci, il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau, i capigruppo di maggioranza e opposizione e il presidente della commissione Attività produttive, Luigi Lotto

CAGLIARI - Si ferma la mobilitazione dei pastori nel centro di Cagliari dopo sei ore di protesta per il crollo del prezzo del latte e la crisi dell'intero comparto ovicaprino della Sardegna. Una delegazione di Coldiretti ha incontrato il vicepresidente della Giunta, Raffaele Paci, il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau, i capigruppo di maggioranza e opposizione e il presidente della commissione Attività produttive, Luigi Lotto (Pd). Presidente e direttore dell'organizzazione di categoria, Battista Cualbu e Luca Saba, hanno presentato un documento con le loro richieste. Nove punti su cui però la maggioranza si è riservata di dare una risposta dopo la discussione prevista nel tardo pomeriggio in Aula sulla risoluzione approvata dalla commissione Attività produttive, un testo già contestato dalla Coldiretti.
«Il Consiglio regionale è consapevole della crisi vissuta dal mondo delle campagne. E’ una situazione disastrosa alla quale vanno date risposte immediate. Abbiamo ascoltato con attenzione le osservazioni provenienti dai pastori, sono certo che stasera l’Aula saprà trovare una soluzione adeguata». Lo ha detto il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau al termine dell’incontro. I rappresentanti dei pastori, anche con toni molti tesi in alcuni momenti della riunione, hanno chiesto al Consiglio di valutare alcune modifiche alle soluzioni individuate dalla risoluzione approvata la scorsa settimana dalla Quinta commissione del Consiglio regionale. «Vanno bene gli interventi strutturali e gli incentivi sul credito – hanno detto il presidente e il direttore di Coldiretti Battista Cualbu e Luca Saba – adesso però va affrontata l’emergenza. Le aziende hanno bisogno di liquidità, il Consiglio valuti il ricorso al de minimis».
Con i rappresentanti di Coldiretti c’erano anche alcuni sindaci che hanno partecipato alla manifestazione di questa mattina. Tutti hanno ribadito la necessità di intervenire in aiuto del settore ovicaprino, asse portante dell’economia isolana. «Se non si interviene subito – hanno detto i primi cittadini – le conseguenze saranno disastrose sul piano sociale». «Sono situazioni che si trascinano da decenni e che vanno affrontate in modo strutturale – ha detto il vicepresidente Raffaele Paci – adesso bisogna intervenire per risolvere l’emergenza ma allo stesso tempo occorre guardare al futuro. Sentiamo la rabbia della piazza e la conosciamo ma non dobbiamo fare l’errore di risolvere l’emergenza senza affrontare i problemi strutturali. IL bilancio della Regione è ancora aperto, in questi giorni lo sta esaminando la Commissione competente del Consiglio regionale. All’interno della Finanziaria L’Aula può individuare le risorse da destinare al settore»
Sblocco 100 milioni dal Governo La protesta dei 5mila pastori della Coldiretti ha già portato all’atteso sblocco di 100 milioni di euro di pagamenti comunitari dovuti alle imprese agricole ed allevamenti della Sardegna entro febbraio ma anche un pacchetto di aiuti per il settore ovicaprino di 6 milioni destinato per oltre il 50% alla Sardegna e il via libera all’acquisto di Pecorino DOP per almeno 4 milioni di euro da destinare ai poveri indigenti annunciati dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina. Ecco il cronoprogramma: entro questa settimana erogati a 25mila imprese 38 mln per il saldo della domanda unica 2016 degli aiuti europei della Pac, raggiungendo nel complesso 132,6 mln (85% del richiesto). Per i fondi dello sviluppo rurale previste due tranche di pagamento: entro la prima metà di febbraio saldo di 36 mln, e entro fine febbraio 23 mln a 9mila beneficiari per misure agroambientali.
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