Ho atteso invano un barlume di risposta fattiva al problema antenne… niente! Tutto prosegue “regolarmente” fra gente preoccupata, che non è stata degnata di alcuna consultazione, anzi… e le iniziative di questa portata andrebbero quantomeno sottoposte a referendum, come si dovrebbe fare in democrazia (governo del popolo). Molta gente si è rivolta a me, sopravvalutandomi. Io, purtroppo, nei confronti del “potere” posso fare solo il semplice cittadino e usare solo l’unica “arma” che il cittadino può utilizzare: il VOTO. Su questo sì, salute permettendo, garantisco la massima divulgazione a questo “sgarro” fin dalle prossime consultazioni regionali, quando “consiglierò” i non votabili, a cominciare da quei partiti che (mi si dice) hanno approvato all’unanimità ”l’inconcepibile installazione di antenne in città”. E così tutti i cittadini che si sentono offesi e preoccupati dall’elettrosmog potranno esternare la propria contrarietà. Solo una esemplare lezione potrà evitare in futuro simili “arroganze”. Questo è l’unico sistema convincente per gli amministratori pubblici… e la lezione verrà sicuramente recepita anche da chi seguirà.
Nel mio piccolo ho sempre attuato ciò, anche a sfavore della precedente amministrazione di centro-sinistra, dopo che intese autorizzare un’antenna a SINISTRA della mia abitazione. Ora mi adopererò a sfavore del centro-destra, che, oltre a far piazzare un’antenna enorme alla DESTRA della mia casa (Viale Europa), ne prevede perfino molte altre in città. Pertanto tutta Alghero si vedrà presto coinvolta da questo problema, per il quale credo che la scienza debba fare ancora almeno un decennio di approfondite indagini prima di poter rilevare le “reali” conseguenze sulla salute umana… ora non mi bastano dei dati che vengono continuamente corretti e/o “potrebbero” essere corretti poi. Nel frattempo e nel dubbio, le antenne vanno sistemate fuori città! Alghero deve dimostrare il diniego!
Mi dispiace il dover contrastare l’attuale amministrazione che, nell’arco di trent´anni della mia vita algherese, consideravo fra le alquanto oculate dopo quella di Enrico Loffredo e quella seppur breve di Alfonsino Ibba, ma la questione delle antenne mi ha lasciato lo sconcerto di chi, dopo aver condiviso la validità comportamentale altrui, viene d’improvviso colpito da questi con un calcio, in bocca… e nella gente che va interpellandomi e nella riunione tenutasi il 20 Marzo in Via Kennedy, seguita dalla dimostrazione del 22, ho capito che tutti, tutti avevano ricevuto questo calcio!
Si sta formando frattanto un “Comitato a Tutela della Salute Pubblica” all’insegna dei motti: “Alberi e non antenne” o “No ai funghi velenosi”. Provvisoriamente il recapito telefonico è 335-5922642 e per la raccolta delle firme ci si può rivolgere alla Signora Masala, Via De Gasperi 85. Invito caldamente tutti “i preoccupati” ad aderire e farsi artefici della raccolta firme e della rimostranza tutta. A presto!