I rappresentanti dell’Amministrazione comunale, nel pieno del rispetto delle istanze dei cittadini e in assoluta apertura sul tema della salute pubblica, hanno incontrato una delegazione del comitato che sta portando avanti la protesta contro l’installazione delle antenne di telefonia, alla presenza dell’ing. Massimo Tuminelli, redattore del piano generale di settore relativo all’inquinamento elettromagnetico. L’Amministrazione comunale ha ribadito ancora una volta ai delegati del comitato la ferma intenzione di modificare il Piano qualora si verificasse l’ombra di una possibilità di danno alla salute dei cittadini. Non solo, il Comune ha comunicato loro, invitandoli a fornirne il nominativo, l’intenzione di nominare uno o più tecnici per verificare se gli impianti installati possano essere fonte di problemi sanitari. Il Comune provvederà ad incaricare un esperto nel settore sanitario, un ingegnere elettronico ed un giurista amministrativista. Questa iniziativa dell’Amministrazione è la conferma della totale apertura nei confronti delle istanze avanzate dai residenti in merito alle loro preoccupazioni e conferma che, nonostante tutti i pareri positivi da parte delle autorità preposte alla tutela della salute, il Piano delle Radiofrequenze non è oggetto di difesa sterile. I rappresentanti del comitato hanno rivolto al tecnico ing. Tuminelli alcuni quesiti riguardanti la possibilità di modifica del Piano, il perché delle antenne e non il sistema delle microcelle e dell’installazione delle antenne nella cinta urbana. Nell’ordine è stato risposto che l’elaborato è attuale e le sue soluzioni tecnologiche non sono superate e che dal punto di vista della tutela della salute offre ampie garanzie. Gli impianti con le microcelle, ha spiegato il tecnico, non risolvono il problema dell’inquinamento, in quanto gli apparecchi suggeriti necessitano comunque di antenne in zone urbane per poter agire compiutamente. Per quanto riguarda l’ubicazione, il tecnico ha spiegato che l’installazione delle antenne fuori dalla cinta urbana avrebbe comportato una soluzione a grave rischio per la salute, in quanto gli impianti avrebbero dovuto irradiare una potenza maggiore di quella istallata attualmente, che, è stato sottolineato, risulta la metà del limite imposto dalla legge vigente. Nonostante tutte le precauzioni assunte per la redazione del Piano e per la concessione delle autorizzazioni all’installazione degli impianti, l’Amministrazione ha tutta l’intenzione di ricominciare una serie di verifiche tese a rassicurare i cittadini sulla loro salute e a ribadire che su questo fronte c’è la massima disponibilità a scongiurare qualsiasi ombra di pericolo.