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Cor 10 giugno 2023
«Disturbi all´ecosistema di Punta Giglio»
Le due consigliere comunale algheresi del Movimento 5 Stelle di Alghero si scagliano ancora una volta contro il Rifugio di Mare di Punta Giglio e il Parco di Porto Conte e denuncia per l’ennesima volta episodi vietati
«Disturbi all´ecosistema di Punta Giglio»

ALGHERO - «Ci risulta ancora inconcepibile la totale assenza di sensibilità per l’ambiente in cui si vive e l’aver dato in concessione una fetta del Parco Regionale di Porto Conte a privati che devono necessariamente fare profitto e possibilmente extra-profitto. A danno di chi? L’uso ed abuso della Natura, la cancellazione del concetto di bene comune, lo hanno ormai svilito a merce di scambio.
Con metodo e costanza stanno dimostrando quanto avevamo ragione e cioè che un’attività commerciale praticata nei ruderi militari di Punta Giglio sta modificando gli equilibri in seno alle comunità animali e vegetali oltre ad essere proibita sia dalla normativa sull’ambiente che dal PRG del comune di Alghero. La miopia della classe politica che ha governato e sta governando la nostra città ha dimostrato e sta dimostrando quanto poco conosca le normative europee, nazionali e regionali in tema di ambiente, facendo perdere giorno dopo giorno valore al Nostro Parco, il Parco di Porto Conte». Le due consigliere comunale algheresi del Movimento 5 Stelle di Alghero si scagliano ancora una volta contro il Rifugio di Mare di Punta Giglio e il Parco di Porto Conte e denuncia per l’ennesima volta episodi vietati.

«Certo, quando non bisogna stendere tappeti rossi le cose cambiano, tanto che riescono a ricordare, in men che non si dica, quello che si può e non si può fare. Questo servilismo a corrente alternata è davvero imbarazzante. Questa volta è la presenza nei pressi dell’attività commerciale di una famigliola di gatti che potrebbe diventare una colonia felina. E’ stata notata la presenza di cavalli e cavalieri nella terrazza ove sono i tavolini per le consumazioni…insomma fanno un po' come gli pare. Molti sicuramente penseranno che sia un contatto più ravvicinato con la natura, ma non è così. Agli animali domestici è vietato l’ingresso nei parchi per svariati motivi: problemi sanitari, disturbi diretti e disturbi indiretti all’ecosistema» attaccano Maria Antonietta Alivesi e Giusy Di Maio.

«I Parchi naturali Nazionali e Regionali sono luoghi deputati alla conservazione della natura dove il disturbo alle specie animali è vietato per legge dello Stato e l’accettazione consapevole del rispetto della Natura è un principio che il visitatore deve acquisire. Bisogna ricordare che quando si transita in un’Area Protetta, si entra in un contesto in cui gli animali timidi ed elusivi solo dopo l’allontanamento dell’estraneo e in particolare del predatore, tornano a vivere normalmente. La promiscuità tra il mondo selvatico e domestico è il primo segnale che mette in allarme il mondo della cultura scientifica e l’ISPRA, in previsione di quello che sarebbe successo, aveva chiarito che l’attività, approvata da una decina di autorizzazioni da parte altrettanti Enti, non risultava compatibile con una ZSC/ZPS. Per questo motivo è stata inviata una segnalazione all’Ente Parco e all’Ufficio Ambiente del comune di Alghero per denunciare la grave situazione nel compendio di Punta Giglio» chiude la dura nota di Maria Antonietta Alivesi e Giusy Di Maio.
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