PORTO TORRES - «09/02/2000: Termocentrale “Elettrogen” di Fiume Santo, da un bacino di contenimento privo di tenuta stagna vengono sversati in mare rifiuti bituminosi costituiti da Orimulsion e olio combustibile stimati in circa settecento tonnellate; luglio 2003: nel porto industriale, viene scoperta la discarica di Minciaredda, si tratta di una quarantina di ettari dove in larga parte sono stati interrati nel corso di una trentina di anni rifiuti tossici e nocivi e scarti di lavorazione di ogni genere, un periodo che va dagli anni della “Sir” fino agli anni che hanno preceduto il varo di severe normative per la tutela dell’ambiente e della salute dei lavoratori e delle popolazioni: i responsabili sono attualmente rinviati a giudizio per disastro ambientale; 11/01/2011: dagli impianti “E.On” di Fiumesanto fuoriuscita di olio combustibile che nella notte dell’11 gennaio ha continuato a invadere le coste e in questi giorni sta rivelando una situazione di grave allarme per la quantità di residui bituminosi ritrovati nella costa tra Porto Torres, Sassari e Sorso. Questi solo alcuni tra i più eclatanti incidenti avvenuti in questi anni in un territorio martoriato che sta tentando disperatamente di ripensare il proprio futuro».

Il Comitato cittadino di difesa dall’inquinamento ambientale del Golfo dell’Asinara e della Nurra, che si presenterà in una conferenza stampa in programma domani, lunedì 17 gennaio, alle ore 10, nelle sale Circolo Culturale “Via Margutta”, in Viale Delle Vigne 18, a Porto Torres, è un’associazione socioculturale che ha lo scopo di studiare e diffondere le tematiche della difesa dell'ambiente e della salute dei cittadini, con particolare riferimento alle problematiche strettamente legate al territorio della Nurra e del Golfo dell’Asinara, più volte teatro di emergenze ambientali e con gravi ripercussioni socio sanitarie e di compromissione dell’habitat naturale, dovuti alla presenza di imponenti presidi industriali.

Per raggiungere questi fini, il Comitato si doterà degli strumenti mobili ed immobili che riterrà più opportuni per promuovere e sollecitare la diffusione di informazioni e l’intervento per la bonifica e la salvaguardia del territorio e della salute delle popolazioni residenti, contemplando l’eventuale costituzione di parte civile nei processi a carico degli inquinatori, in qualità di ente esponenziale portatore di un interesse della comunità a vivere in un ambiente salubre e che si assume essere danneggiato o leso nella sua dimensione individuale e sociale, trattandosi di ente esponenziale della comunità in cui si è costituito e opera e in cui si trova il bene collettivo oggetto di lesione, che riguarda anche il diritto della personalità del sodalizio, in relazione allo scopo perseguito. L’attività del Comitato, che è indipendente da qualsiasi altra associazione, comitato, circolo o partito, non ha fini di lucro e verrà autofinanziata attraverso le sottoscrizioni degli aderenti al Comitato stesso.