ALGHERO - Proseguono ad Alghero i riti della Setmana Santa, iniziata lo scorso 30 marzo con il Venerdì di Passione (il venerdì che precede la Domenica delle Palme) con la processione dell'Addolorata (Processó de Nostra Senyora de les Set Dolors) e che si concluderà la domenica di Pasqua con la processione della Madonna e del Cristo Risorto (Encontre).

Questa sera è in programma la processione del Giovedì Santo ma la giornata si è aperta con la messa della mattina officiata dal Vescovo Mauro Maria Morfino nella cattedrale di Santa Maria. Seguirà alle 18.30 la Coena Domini sempre celebrata in cattedrale dal Vescovo con il rituale del lavaggio dei piedi. Alle 20.30 prenderanno il via "Le Cerques" nelle chiese del centro, fino all'Adorazione Eucaristica alla Misericordia. La conclusione è alle 22 con il ritorno a Santa Maria. Domani la giornata più significativa della settimana, quella del Venerdì Santo, che inizierà alle 8 con le letture del Vescovo in cattedrale.

La storia della Settimana Santa di Alghero è una storia antica che ha origini agli inizi del 1600 quando la città era ancora una roccaforte spagnola e quando, proprio in quegli anni, il mare consegnò alla città il Cristo ligneo di Alicante (il Santcristus). La matrice catalana è ancora molto presente: i fedeli percorrono le vie della città tra i suoni e i silenzi delle preghiere nell'antica lingua della Catalogna e accanto ai Germans Blancs, della Confraria del Gonfalò della Fraternita di Nostra Signora della Misericordia sfilano, nei loro abiti tipici, i fratelli delle Confraternite ospiti provenienti dalla Catalogna.