ALGHERO - «L’amministrazione ignora i pescatori». Giovanni Delrio, portavoce della categoria rappresentata nel Consorzio Banchina Millelire, ha denunciato davanti all’architetto Boffil lo stato di precarietà di un settore, radicato da secoli ad Alghero, condannato a morte certa. Secondo quanto dichiarato da Delrio sono troppe le difficoltà che dovrebbe affrontare un giovane aspirante pescatore: prima tra tutte il posto barca: «Siamo stati sfrattati da una parte all’altra del porto– come è possibile pensare ad una crescita del settore pesca se nel porto non vengon o lasciati gli spazi per le barche dei pescatori?». Giovanni Delrio ha perciò chiesto a nome della categoria che in una città dalla tradizione marinaresca dovrebbe avere maggiore dignità, che il piano strategico di Alghero, nel prevedere lo sviluppo del porto, pensi non solo ai diportisti e ai turisti, ma anche alle esigenze di chi ha fatto della pesca, da generazioni, una scelta di vita. Il pescatore ha denunciato inoltre una mancanza di dialogo tra Regione e Comune: «Spesso le scelte, come ad esempio quella del fermo biologico vengono calate dall’alto – ha aggiunto Delrio - l’amministrazione comunale dovrebbe farsi carico di rappresentare gli interessi della categoria nelle sedi cagliaritane». Da tempo infatti la marineria algherese ha chiesto l’istituzione di un apposito Ufficio Pesca, un punto di riferimento per ascoltare le richieste degli operatori e per offrire una puntuale informazione alla categoria sulle iniziative legislative che riguardano il settore.

nella foto Giovanni Delrio