ALGHERO - «Apprendo con piacere dal mio legale, avvocato Franco Luigi Satta, che questa mattina la dottoressa Serra, gup del Tribunale di Sassari, chiamata ad esprimersi circa la richiesta di rinvio a giudizio nei miei confronti e di altri soggetti per una serie di delitti ipotizzati dalla Procura della Repubblica di Sassari (a seguito della denuncia presentata dalla Sogeaal) ha emesso la seguente sentenza: “si dispone il non luogo a procedere perché il fatto non sussiste”».

Ad annunciare la fine di una pagina dell'annosa querelle tra la Sogeaal ed Umberto Borlotti è lo stesso ex direttore della società che gestisce l'aeroporto Riviera del Corallo di Alghero. «Si mette così fine ad una serie di calunnie, accuse infondate, discrediti e attacchi originati dalla Sogeaal nei miei confronti. Con quest’ultima sentenza – sottolinea Borlotti - posso affermare, senza tema di essere smentito, che le accuse mosse fin ora dai vertici della società nei miei confronti su mala gestio, utilizzo improprio di denaro e di carte di credito aziendali, abuso d’ufficio per pagamento di servizi non resi alla società, arbitraria computazione di premi e bonus retributivi a se stesso e altri collaboratori sono state sempre smontate e risultate non fondate e non veritiere».

Sugli stessi capi, appena archiviati in sede penale, si era già espresso il Tribunale Civile di Sassari rigettando le richieste risarcitorie avanzate dalla Sogeaal in quanto è stato ritenuto corretto l'operato del'ex dipendente. «Al contrario va avanti, ed oggi si rafforza, la procedura penale da me promossa contro il presidente dottor Carlo Luzzatti per diffamazione a mezzo stampa. Credo – attacca Umberto Borlotti - che la Proprietà della Sogeaal debba prendere atto di questi comportamenti e rimuovere immediatamente l’attuale management per danni erariali provocati alle casse di una partecipata regionale, quindi pubblica, per il comportamento, oserei dire persecutorio, adottato dalla società nei miei confronti, ed oggi verso altri dipendenti aziendali privi di colpe». In conclusione, l'ex direttore ha annunciato che si riserva nei prossimi giorni di convocare una conferenza stampa dove illustrerà una serie di atti di interesse pubblico e per commentare il comportamento dei vertici aziendali attuali.

«Sogeal era partita all’assalto di Borlotti con tredici capi di accusa, portati avanti per anni in sede disciplinare, in sede civile ed in sede penale. Il P.M., dopo un lustro di indagini, ne aveva archiviato ben undici. Ora anche gli ultimi due si sono rivelati per quello che erano sin dall’inizio, e cioè ‘’non sussistono’’ come dice il GUP. C’è da meravigliarsi se Borlotti, dopo tanto inutile martirio, abbia potuto sbottare mandando a quel paese i suoi persecutori?» Il commento del suo legale Franco Luigi Satta.

Nella foto: Umberto Borlotti