CAGLIARI - Un focus con esperti internazionali sul Social Impact Investing, l'innovativo strumento di ingegneria finanziaria recentemente attivato dalla Giunta Regionale: è stata interamente dedicata a questo tema la prima giornata dell'evento annuale Fse 2014-2020, intitolato “Gli strumenti finanziari e il Fondo Sociale Europeo in Sardegna”, ospitata alla Manifattura Tabacchi di Cagliari. Sul palco, con la conduzione del vicedirettore di Radio24 Sebastiano Barisoni, si sono alternati nella sessione mattutina, dopo i saluti del vicepresidente della Regione Autonoma della Sardegna Raffaele Paci, dell’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura e dell'assessore comunale alle Politiche sociali Ferdinando Secchi, gli interventi di Mario Calderini (professore del Politecnico di Milano), Jean-Paul Fitoussi (coordinatore della Commissione Stiglitz-Sen-Fitoussi-Cmepsp e professore di Economia all’Institut d’Etudes Politiques ed alla Luiss di Roma), Giovanna Melandri (presidente di Social impact Agenda per l’Italia, in video conferenza), Maria Ludovica Agrò (direttore Agenzia Coesione Territoriale) e Salvatore Pirrone (direttore generale dell’Agenzia nazionale Politiche attive del Lavoro), con la chiusura affidata a Claudio De Vincenti, sottosegretaerio alla Presidenza del Consiglio, Nella sessione pomeridiana, spazio al dibattito intorno al tema “Il Social Impact Investing nello scenario europeo e internazionale”, coordinato da Michele Buono (giornalista di Report), con Jaime Vera Calonje (investment manager Impact Investing, Fondo europeo degli investimenti) e Gianluca Galletto (ex direttore Affari internazionali di Nycedc).

«Abbiamo scelto questa location – ha detto l’assessore Mura - perché ci ricorda tante lavoratrici sarde, ed è il primo luogo di Cagliari dove è stato realizzato un asilo per i figli delle operaie. Qui abbiamo voluto mettere in campo due giorni di dibattito approfondito, per valutare e rendicontare i buoni risultati raggiunti dal Fondo Sociale Europeo nel settennio 2007-13, che ha dato risposte e speranze a tante persone che hanno potuto avviare attività e affrontare percorsi di istruzione e formazione. Abbiamo però voluto dedicare particolare risalto al confronto intorno al nuovo nato, il Social Impact Investing, sul quale noi puntiamo molto per dare risposte alle fasce più deboli della società alle quali il welfare - come l'abbiamo inteso fino ad oggi - non riesce più a dare una risposta. Vogliamo avere la possibilità di non lasciare indietro nessuno».

«La strada del social impact è importante - ha ricordato il vicepresidente Paci - Vogliamo lo sviluppo, quello che soprattutto le imprese possono garantire, ma lo sviluppo dev'essere inclusivo e solidale. Gli indicatori dicono che la ripresa inizia a esserci e noi stiamo lavorando per rafforzarla, dopo anni di crisi terribile. Ci sono oltre 500 milioni di fondi rotativi di vario genere e con la programmazione unitaria diciamo basta ai finanziamenti a pioggia. Stiamo facendo politiche keynesiane con il mutuo da 700milioni di euro perché il tema delle infrastrutture per noi è cruciale: abbiamo un problema di connessioni esterne e interne e vogliamo risolverlo, perché stiamo parlando di diritti di cittadinanza, vogliamo che i sardi abbiano gli stessi diritti e opportunità degli altri cittadini e che li abbiano anche i nostri imprenditori. Stiamo lavorando sulle Smart and Safe city e siamo la seconda regione in Italia per attrazione di venture capital, il capitale di rischio privato: la tradizione e l'innovazione sono i nostri punti di forza e su questi costruiamo la ripresa dell'economia della Sardegna».

Si prosegue domani, venerdì 18 novembre, alla Manifattura Tabacchi di Cagliari, con la seconda giornata (condotta dalla giornalista di SkyTg24 Stefania Pinna) dedicata agli altri strumenti finanziari già attivi in Sardegna e gestiti dalla Sfirs e costituiti con Fondi Europei: Pisl-Poic, Fondo finanza inclusiva e Fondo per lo sviluppo del sistema cooperativistico nella sessione mattutina, Microcredito Fse in quella pomeridiana. Previsti gli interventi dell’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura e del presidente di Sfirs Paolo Sestu, e di Eugenio Annicchiarico (Autorità di gestione Fse), Graziella Pisu (Autorità di gestione del Fesr), Luca Galassi (direttore del Servizio di Supporto all’Autorità di gestione Fse), Gianluca Cadeddu (direttore del Centro regionale di programmazione), Martina Rosato (Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali), Leonardo Colucci (Policy/Desk Officer–Italia e Dg Occupazione, Affari sociali e inclusione, Commissione Europea), Massimo Bressan (Iris–Servizio di valutazione del Po Fse) e Gabor Pinna (direttore generale della Sfirs).

Nella foto: l'assessore regionale Virginia Mura