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Mariangela Pala 10 novembre 2019
Porto Torres: «Voce al progetto civico senza partiti»
Si fanno avanti i civici, rappresentati da consiglieri comunali Claudio Piras e il gruppo Porto Torres X Noi, da Alessandro Carta con Progetto Turritano e Franco Pistidda con Obiettivo Comune
Porto Torres: «Voce al progetto civico senza partiti»

PORTO TORRES - C’è uno step da scalare a Porto Torres, per nulla semplice per tutte le forze politiche: le amministrative di maggio 2020. Consapevoli, ci si augura, che c’è da ricostruire un tessuto democratico. Si fanno avanti i civici, rappresentati, per ora, dal consigliere comunale Claudio Piras e il gruppo Porto Torres X Noi, dal consigliere Alessandro Carta, Massimo Mulas, Gavino Ruiu, Antonio Chessa e Franco Manca per Progetto Turritano, insieme a "Obiettivo Comune" con Franco Pistidda, Andrea Eriu e Francesco Carta. Vogliono costruire «in libertà ed autonomia, una proposta politica articolata, che guarda ad un futuro da raggiungere con fatica, ma realizzabile, tenendo distante il coinvolgimento di segreterie politiche o peggio ancora di false consultazioni via web a vario livello».

Dicono di non voler mettere paletti, ma intendono dare alla città un futuro amministrativo portando avanti un progetto civico lontano dal calcolo elettorale. «Non per escludere nessuno, - sostengono il gruppo civico - ma proprio per permettere di poter includere più porzioni di comunità turritana. Lo vogliamo mettere per iscritto, affinché i cittadini giudichino, non solo i visibili e scintillanti muscoli anabolizzati del populismo, o della pseudo democrazia che a nostro avviso, si sgonfieranno presto, davanti alla prova del peso enorme della responsabilità, e delle roboanti balle, lanciate in aria, che presto ritorneranno sulle loro teste».

Certi che ognuno è libero di abbracciare le ideologie politiche che più lo rappresentano, il movimento dei civici tiene fuori i partiti politici e i gruppi precostituiti. «Abbiamo necessità di ricostruire un senso forte di comunità, - aggiungono i civici - ma non passando sopra le nostre idee e la nostra lealtà verso la città. Proseguiremo a ricercare unità d’intenti, dove la prova che dovrà scandire la sincera rivalsa del nostro territorio, sarà la rinuncia, anche nella fase successiva alle amministrative, dei simboli partitici ad ogni livello che hanno trascinato il territorio nel baratro negli ultimi 20 anni».

L’invito del movimento civico «è rivolto a chiunque abbia il coraggio, di sfidare questi nuovi e sgraziati Polifemo, a farsi avanti, perché abbiamo realmente in mente, una proposta amministrativa, contenibile, sia nei ruoli che ne determineranno la gestione, sia nei temi che ne indirizzeranno la rotta, sempre che entrambi, stiano, in un alveo di umanità ed equità sociale». E da qui si aprono le adesioni su un programma politico tutto da costruire.



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