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Red 20 luglio 2020
Visioni sarde: vince Gianni Cesaraccio
La Giuria, presieduta da Elvira Serra e composta da Franca Farina, Alberto Masala, Bruno Mossa, Sergio Naitza, Antonello Zanda e Davide Zanza, ha scelto “Valerio” come vincitore del primo premio della settima edizione della manifestazione
Visioni sarde: vince Gianni Cesaraccio

CAGLIARI - La Giuria di “Visioni sarde”, presieduta da Elvira Serra e composta da Franca Farina, Alberto Masala, Bruno Mossa, Sergio Naitza, Antonello Zanda e Davide Zanza, ha scelto “Valerio”, di Gianni Cesaraccio, come vincitore del primo premio della settima edizione della manifestazione. «La macchina da presa si muove in equilibrio tra gli espedienti miserabili di Valerio (meschino, cinico e ladro) e sulle sue abissali vacuità, privo di ogni dubbio etico. Grande merito agli interpreti, con una nota particolare per Vanni Fois. Il regista ci conduce senza indecisione ad un finale privo di redenzione», la spiegazione della scelta.

Il Premio Fasi è stato assegnato ad Angelica Demurtas, giovane regista di “Fragmenta”, con la seguente motivazione: «In pochi minuti, cattura in pieno la forza dei materiali di archivio e ne restituisce l'essenza con la grazia e l'eleganza di parole semplici, mai banali. Fragmenta è un bel viaggio attraverso le immagini e la narrazione del passaggio generazionale di una storia che potrebbe essere la nostra. Il tema universale fa si che ognuno di noi possa riconoscersi in almeno un frammento». Ha conferito il premio la Giuria presieduta da Serra e composta da Giampietro Balia, Michele Casula, Giulia Marras, Massimiliano Mazzotta, Mauro Montis ed Elisabetta Randaccio.

Il Premio Visioni sarde della Giuria Giovani è invece andato a “Lasciami andare”, di Roberto Carta. La giuria, formata dal presidente Efisia Curreli e da Elisa Carrus, Chelu Deiana, Lorenzo Lai, Alessandra Pirisi e Francesco Rubattu ha così motivato il premio: «Per la disincantata visione che scardina i miti (troppo spesso romanticizzati) del banditismo sardo e della latitanza sui monti, e per la fotografia che mette in contrapposizione spazi angusti e quotidiani e la vastità dei cieli stellati ambiti dal protagonista». Inoltre, la stessa giuria ha attribuito il premio dell'associazione “Visioni da Ichnussa” per il miglior attore a Vanni Fois, interprete di Valerio e “Dakota Dynamite”: «Difficile che un “cattivo”, un amorale senza scrupoli, meriti un riconoscimento. Normalmente è l’eroe positivo a convincere le giurie. Non è questo il caso di Vanni Fois. Le sue interpretazioni di personaggi subdoli, col marchio della perfidia, dell’egoismo insanabile senza pentimento, sono detestabili. Ma sono talmente convincenti da farci dire che Vanni, come Jessica Rabbit, non è cattivo. È che lo disegnano così. O almeno, lo speriamo…».

A Visioni sarde hanno partecipato Bonifacio Angius con “Destino”, Valerio Burli con “Dakota dynamite”, Roberto Carta con “Lasciami andare”, Gianni Cesaraccio con “Valerio”, Angelica Demurtas con “Fragmenta”, Alberta Raccis con “Fogu”, Simone Paderi con “L‘abbraccio” ed Enrico Pau con “Gabriel”. La mission di Visioni sarde è quella di promuovere la scoperta di nuovi talenti sardi, sostenere la loro valorizzazione ed offrire loro la possibilità di farsi conoscere da un pubblico sempre più vasto. Nasce all'interno dello festival “Visioni italiane”, organizzato dalla Cineteca di Bologna e giunto alla 26esima edizione, considerato la miglior ribalta per i registi del futuro.

Quest’anno, a causa del CoronaVirus, la Sezione “Visioni sarde” è stata trasferita a Cagliari, negli spazi all'aperto dell'ex Manifattura Tabacchi. Pienone di pubblico alle proiezioni ed alla cerimonia di premiazione e molti sono stati fermati all'ingresso per esaurimento dei posti. Per chi non è riuscito ad entrare, l'organizzazione ha promesso, sempre negli spazi di Odissea, la replica della rassegna. Quest'anno, il progetto è curato dall'Associazione dei sardi in Torino “A.Gramsci”, che si avvale, per i compiti organizzativi, dell'associazione cinematografica “Visioni di Icnhussa”. L'edizione 2020 è stata resa possibile grazie al sostegno finanziario fornito dalla Fondazione Sardegna film commission ed al contributo concesso dall'Assessorato regionale del Lavoro.

(Foto di Barbara Pau)
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