Dopo la riunione plenaria di lunedì, nella giornata odierna la storica firma del "Patto dei Sindaci". Dubbi sulla firma per l´ormai ex sindaco di Alghero, Marco Tedde
ALGHERO - Dopo la riunione plenaria di lunedì - interamente trasmessa su Alguer.it - dei sindaci della Provincia di Sassari accompagnati dalla presidente Alessandra Giudici e dagli assessori Enrico Daga e Paolo Denegri, nella sala del Parlamento europeo, alla presenza dell'onorevole sardo Uggias, nella giornata odierna ci assisterà alla firma del "
Patto dei Sindaci", alla presenza anche del Governatore della Regione Ugo Cappellacci.
Il Patto rappresenta la principale azione sul fronte europeo, che vede coinvolte le autorità locali e regionali impegnate ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. I firmatari intendono raggiungere e superare l’obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020. I sottoscrittori si impegnano altresì a elaborare e portare avanti progetti concreti, attraverso la creazione di un inventario di base delle emissioni (che consentirà di determinare la quantità di CO2 rilasciata in un periodo di riferimento, la fonte di emissione e i potenziali di riduzione) e a presentare, entro l’anno successivo alla firma, un piano d’azione per l’energia sostenibile (un documento chiave in cui verrà indicato in che modo si intende raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2020).
Il caso Alghero. Tra i 65 sindaci della Provincia di Sassari giunti a Bruxelles per sottoscrive lo storico accordo ci sarebbe anche quello di Alghero, Marco Tedde. Sindaco però fino alle 11.30 della giornata di lunedì 28 novembre, quando la maggioranza dei consiglieri comunali ha deciso di
dimettersi per far cadere la giunta guidata dall'esponente del Popolo della Libertà per nove anni. Dimissioni che avrebbero l'effetto immediato di scioglimento della massima assise, della giunta e del sindaco appunto. Nonostante tutto, l'ormai ex sindaco algherese dovrebbe poter firmare il documento come ordinaria amministrazione (il condizionale, mai come in questo caso, è d'obbligo).
Nella foto: la riunione a Bruxelles di lunedì