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S.A. 15:18
Tagli alla cultura, Alghero si unisce al comparto in crisi
I fondi triennali destinati alle realtà di produzione risultano infatti drasticamente ridimensionati, coinvolgendo trasversalmente tutte le discipline artistiche: teatro, danza, multidisciplinare
Tagli alla cultura, Alghero si unisce al comparto in crisi

ALGHERO - Un momento di confronto e riflessione promosso in risposta al deterioramento delle condizioni del settore culturale in Sardegna e a livello nazionale. Si è svolta a Palazzo Bacaredda a Cagliari l’Assemblea nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo. L’iniziativa si inserisce in un quadro di crescente preoccupazione per i segnali di crisi evidenziati dai recenti dati del Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo, pubblicati dal Ministero della Cultura, che delineano un quadro di sostanziale impoverimento del comparto. I fondi triennali destinati alle realtà di produzione (compagnie, centri di produzione, festival, teatri regionali e nazionali), risultano infatti drasticamente ridimensionati, coinvolgendo trasversalmente tutte le discipline artistiche: teatro, danza, multidisciplinare. In modo particolare, è stata evidenzia una netta contrazione di quelle realtà che negli ultimi anni hanno investito in ricerca artistica, innovazione dei linguaggi e nel contemporaneo, soggetti ormai cancellati o fortemente penalizzati a favore di logiche commerciali e di un’offerta culturale incentrata esclusivamente sul repertorio classico.

La scelta politica del Governo, che si riflette nelle decisioni della Commissione Danza, rappresenta un elemento di grande preoccupazione. La Commissione, infatti, non ha adottato le deliberazioni all’unanimità, evidenziando una frattura ormai consolidata anche in altri ambiti: in Commissione Prosa, alcuni rappresentanti degli enti locali si sono dimessi in segno di protesta contro i criteri adottati dal governo.Particolarmente grave è il caso della danza, dove la Commissione ha deciso di declassare o bocciare organismi storici e riconosciuti a livello regionale e nazionale, tra cui Fuorimargine, Sardegna Teatro, S’Ala, Oltrenotte, Carovana S.M.I. e Tersicorea. In pratica non solo mette in discussione l’autonomia e la qualità delle produzioni culturali, ma la situazione ha ripercussioni dirette sulle condizioni di vita di artisti, curatori e maestranze, compromettendo la sopravvivenza di un settore che rappresenta un patrimonio imprescindibile per la cultura sarda e italiana.

In questa cornice, forte è la volontà di sostenere le istanze provenienti dalla mobilitazione, offrendo segnali concreti di attenzione e supporto. Significative sono anche le adesioni dei primi cittadini di Cagliari (Massimo Zedda), Sassari (Giuseppe Mascia) e Alghero (Raimondo Cacciotto), che hanno annunciato l’apertura di spazi istituzionali dedicati all’accoglienza di artisti, curatori e maestranze locali, e in coordinamento con altre città italiane. A Cagliari l’assemblea si è svolta nell’Aula consiliare di Palazzo Bacaredda, mentre a Sassari, l’incontro si è tenuto nella Sala conferenze di Palazzo Ducale, entrambe alle ore 17, con modalità, sia in presenza che online. L’Assemblea di lunedì 7 luglio 2025 rappresenta un appello forte e condiviso per la salvaguardia e il rilancio del settore culturale, chiamando le istituzioni a un’immediata assunzione di responsabilità, affinché si possa invertire la rotta di un disastro culturale che rischia di compromettere irrimediabilmente il patrimonio artistico e creativo della nostra regione e del nostro Paese. «Alghero si unisce al sostegno e al supporto convinto del settore che patisce in maniera forte le conseguenze dei tagli - dichiara il Sindaco di Alghero Raimondo Cacciotto -. La nostra azione si sta caratterizzando sempre più convintamente nella programmazione di eventi culturali in grado di generare le conseguenti ricadute sul piano dello sviluppo economico e del turismo. Abbiamo deciso di investire in cultura per il futuro della comunità e del territorio, e la situazione di crisi in Sardegna non fa che accrescere la preoccupazione per gli obiettivi che ci siamo prefissati».



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