CAGLIARI - «L'annunciata programmazione di 500 milioni di fondi Fas non puo' farci dimenticare che ci sono 1 miliardo e 400 milioni di fondi gia' programmati e mai erogati e il tavolo politico con il Governo per la vertenza Sardegna non è ancora stato convocato e non ci sono ancora risposte». Così i segretari di Cgil, Cisl e Uil Costa, Medde e Ticca hanno commentato la visita in Sardegna del ministro della coesione territoriale, Fabrizio Barca.

Bene gli incoraggiamenti sia dal Ministro sia Commissario per la politica regionale dell’Unione Europea Johannes Hahn, ma per le organizzazione dei lavoratori «sono mancate le risposte adeguate alla gravità della crisi dell’Isola e ai problemi che il sindacato, e la stessa Regione, hanno posto da tempo al Governo sui problemi del lavoro, dello sviluppo e delle entrate, e all’Unione europea sul riconoscimento dello status di insularità».

La soluzione - scrivono in una nota - passa attraverso il riconoscimento delle pari opportunità rispetto alle altre regioni del Continente e nella rinegoziazione del Patto di stabilità e di un nuovo Patto costituzionale che, nel rivedere lo statuto speciale, consenta alla Sardegna maggiori poteri e risorse finanziarie adeguate a una nuova fase di sviluppo economico e sociale. Colpa dei Governi e la loro inadempienza cronica, sia della Regione che si aggiunge ai guasti causati dalla responsabilità della politica nazionale.