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A.B.
7 maggio 2015
Cooperazione internazionale: ruolo attivo per la Sardegna
Isola protagonista nell´accordo Stato-Regioni siglato oggi per la destinazione dei Fondi di sviluppo e coesione a favore di progetti destinati alla cooperazione internazionale

CAGLIARI - La Conferenza Stato-Regioni ha approvato la proposta presentata dalla Commissione “Affari comunitari e internazionali–delega Cooperazione allo sviluppo e Mediterraneo”, presieduta dall’assessore regionale degli Affari generali, Personale e Riforme Gianmario Demuro. Dopo un lungo lavoro istruttorio tra le Regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale ed il Ministero dello Sviluppo economico, è stato siglato un documento di accordo tra Stato e Regioni per la destinazione dei Fondi di sviluppo e coesione a favore di progetti destinati alla cooperazione internazionale.
«La Regione Sardegna – spiega Demuro – ha favorito un accordo nazionale per la cooperazione internazionale. 50milioni di euro sono stati resi disponibili per il periodo 2014-2020. Ora le Regioni interessate potranno prenotare i fondi Fsc, proponendo progetti finalizzati all'internazionalizzazione e alla cooperazione decentrata e territoriale. Le Regioni hanno manifestato la volontà di ampliare e rafforzare la collaborazione per l’apertura internazionale dei territori italiani, avvalendosi delle esperienze svolte nella fase 2007-2013, per esempio con il Programma di sostegno alla cooperazione regionale Paesi del Mediterraneo e dei Balcani e il Programma Mae-Regioni-Cina».
Gli obbiettivi sono molteplici: rafforzare la coesione e perfezionare i meccanismi di coordinamento tra amministrazioni centrali e amministrazioni regionali per le attività di proiezione internazionale, tra cui l'internazionalizzazione, la cooperazione decentrata e territoriale; instaurare attività e meccanismi con partner esteri capaci di convogliare in progetti coerenti e raccordati risorse provenienti da diversa origine: nazionale (governativa o regionale), europea, internazionale e privata; realizzare concrete ricadute per i sistemi economici territoriali; favorire forme di interazione e coordinamento tanto di natura verticale (Amministrazione centrale–enti territoriali–attori sul territorio) quanto di natura orizzontale (tra enti territoriali); sperimentare azioni di coordinamento nazionale in tema di cooperazione internazionale e territoriale e internazionalizzazione, valorizzando i sistemi intraregionali, interregionali e macro-regionali. Complessivamente si stima che il programma possa mobilitare cento milioni di euro, tra fondi Fsc e altre risorse provenienti dall’Unione Europea, dallo Stato e dalle Regioni proponenti.
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