CAGLIARI - Domani, venerdì 4 dicembre, alle ore 10.30, la Sala Anfiteatro della Regione Autonoma della Sardegna, in Via Roma 253, a Cagliari, ospiterà la presentazione ufficiale della Campagna Nazionale Accorciamo le Distanze, organizzata dal Forum nazionale sostegno a distanza. Si tratta di un percorso di valorizzazione del sostegno a distanza che, da dicembre a marzo 2016, coinvolgerà tutti i territori delle regioni del sud Italia nell’ambito del progetto Reti di Sostegno a Distanza costruiscono comunità Solidali che rigenerano welfare, iniziativa progettuale sostenuta dalla Fondazione con il Sud, dalla Direzione Generale del Terzo Settore e Responsabilità Sociale delle Imprese del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e promossa a livello nazionale dal Forum SaD all’interno di sei regioni partner (Sardegna, Sicilia, Campania, Calabria, Puglia e Basilicata).

L’incontro consentirà di conoscere le principali evoluzioni in tema di SaD, mettendo a fuoco i cinque progetti avviati in Sardegna nell’ambito della cooperazione internazionale (Kenya, Sri Lanka, Repubblica Domenicana, Haiti, Nicaragua e, insieme, le prime iniziative in tema di sostegno di vicinanza nel territorio locale. Oltre ai rappresentanti nazionali del Forum SaD, saranno presenti all’incontro i rappresentanti della Regione Sardegna, associazioni ed enti della cooperazione internazionale e della solidarietà internazionale, scuole e terzo settore. Punto di riferimento per la Sardegna è l’Ong AseCon (Amici senza Confini), partner nazionale del Forum SaD all’interno del progetto. Inoltre, durante l’incontro saranno presenti i rappresentanti delle associazioni locali La Rosa Roja, Los Quincios, @uxiliaOnlus. E Terre Colte per la presentazione del progetto Terre e Coesione, primo incubatore regionale del sostegno di vicinanza.

In Italia, sostegno a distanza vuol dire più di mille associazioni e gruppi formali ed informali e migliaia di progetti nel mondo, Italia compresa; vuol dire 1,5milioni di italiani che donano circa 500milioni di euro l'anno, ma altrettanto in termini di cultura, di welfare e di capitale sociale; vuol dire Enti Locali che promuovono il SaD nei territori; centinaia di scuole che sostengono i progetti e ne fanno uno strumento didattico; uffici e condomini; volontari che dedicano la loro vita (tempo, denaro, affetti) a far nascere e crescere iniziative ed organizzazioni di solidarietà.