ALGHERO – Comincia domani la “Sagra del Bogamarì”, l’appuntamento atteso dai tanti appassionati del riccio di mare La manifestazione, organizzata dall’Assessorato allo sviluppo Economico del Comune di Alghero. Dovrebbe richiamare, com’è già successo l’anno scorso, un folto numero di turisti, attirati dalla rossa polpa del frutto di mare, che si metteranno in fila .accanto ai tanti autoctoni, davanti agli stand allestiti nella zona del porto nelle giornate di Sabato e Domenica. Per il secondo anno consecutivo, l’organizzazione della sagra (allestimento e gestione)è curata dalla Società Aladino. 200 posti a sedere, dislocati nei 300 mq. tutti coperti, allestiti accanto agli stand di vendita, accoglieranno tutti i partecipanti, che potranno gustare a prezzo fisso 12 ricci, accompagnati da pane ed un buon bicchiere di vino di produzione locale. L’Amministrazione Comunale punta a migliorare i buoni risultati della scorsa edizione, quando vennero servite circa 800 dozzine di ricci, 100 chilogrammi di pane e 100 litri di vino, nel corso di ogni fine settimana. L’obiettivo dichiarato per quest’anno è il superamento delle mille dozzine di “bogamarì” ogni week-end. La manifestazione verrà ripetuta ogni fine settimana fino al 11 febbraio, ma non si limiterà alla degustazione del riccio nell’area portuale. Come già l’anno scorso infatti, diversi ristoratori locali, aderiscono alla sagra offrendo ai propri clienti dei menù a prezzo fisso composti da portate a base di polpa di riccio. Grazie alla collaborazione di esperti locali nel settore turistico e gastronomico, dal 20 gennaio, verrà riproposta la rassegna gastronomica dedicata all’utilizzo della polpa di riccio nella cucina del mare. Nel periodo della rassegna, molti hotel cittadini offriranno pacchetti soggiorno con sconti speciali proprio per i fine settimana interessati. Presso un hotel cittadino si terrà una serata di gala come degna conclusione della sagra, dove alcuni ristoratori locali si confronteranno nella preparazione di piatti a base di “bogamarì” algherese, con i colleghi non algheresi, e si contenderanno in una sfida all’ultima portata il “riccio d’oro”, premio che andrà al miglior piatto di produzione locale ed a quello proposto dagli chef non autoctoni.