Alguer.it
Notizie    Video    Alguer.cat   
NOTIZIE
SardegnaTurismo Alguer.it su YouTube Alguer.it su Facebook
Alguer.itnotizienuoroCronacaArresti › Immigrazione e sfruttamento: blitz della Polizia a Nuoro
Red 27 luglio 2017
Immigrazione e sfruttamento: blitz della Polizia a Nuoro
La Polizia di Stato di Nuoro sta eseguendo una vasta operazione per il contrasto alla tratta di esseri umani, all’immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione. Dieci le persone arrestate dai poliziotti della Squadra Mobile, in esecuzione di un decreto di fermo emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Cagliari
Immigrazione e sfruttamento: blitz della Polizia a Nuoro

NUORO - La Polizia di Stato di Nuoro sta eseguendo una vasta operazione per il contrasto alla tratta di esseri umani, all’immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione. Dieci le persone arrestate dai poliziotti della Squadra Mobile, in esecuzione di un decreto di fermo emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Cagliari. Le indagini hanno accertato che il centro dell’attività illecita era a Torino, dove vive “Precious”, nickname della donna che teneva le file della tratta di essere umani, facendo da tramite tra i trafficanti in Libia e Nigeria e gli altri loro connazionali in Italia ed in vari Paesi dell’Europa (Austria, Belgio, Bulgaria, Francia, Germania ed Inghilterra).

Le donne venivano reclutate in Nigeria con l’inganno di una falsa promessa di lavoro e venivano trasportate lungo le coste libiche e rinchiuse in “campi profughi” improvvisati intorno alla città di Sebha, gestiti dai trafficanti locali. Qui permanevano in condizione estremamente precaria “da recluse” anche per alcuni mesi, subendo violenze di vari tipo, in attesa di essere imbarcate su barconi di fortuna dirette in Italia. Spesso erano rapite e vendute ad altri gruppi e liberate solo dopo il pagamento di riscatto. Di alcune ragazze si sono perse le tracce, mentre per altre c'è il fondato sospetto che possano essere morte durante l’attraversata.

Giunte in Italia, le ragazze venivano fatte scappare dai centri di accoglienza che le avevano prese in carico all’arrivo per essere trasportate a Torino, in appartamenti sotto il controllo dell’organizzazione criminale. Prima di partire, venivano sottoposte al rito voodoo dai trafficanti per essere vincolate al pagamento del debito con la minaccia di morte loro e dei familiari nel caso non avessero adempito al pagamento. Per liberarsi dalla condizione di schiavitù in cui versavano erano costrette a prostituirsi fino al completo pagamento del debito contratto per arrivare Italia e per la concessione “del marciapiede”, che poteva raggiungere la somma di circa 30mila euro a persona.

Il provento illecito veniva trasferito in Nigeria con il sistema denominato “mano a mano”, ovvero consegnandolo ad alcuni corrieri, che lo nascondevano in doppi fondi negli abiti, nelle scarpe o in pacchi, recapitandolo alla persona incaricata di riceverlo, che provvedeva a sua volta a versarlo sui conti correnti nigeriani. Un ruolo centrale era svolto dai gestori di un Money transfert di Torino, che fungevano da centro di raccolta e di smistamento del denaro illecito come fossero un istituto di credito. Una volta trasferito in Nigeria, il denaro era utilizzato in parte per finanziare la prosecuzione dell’attività illecita, pagando i trafficanti di essere umani, in parte per effettuare investimenti speculativi in attività economiche o nel settore immobiliare.



Hosting provider Aruba S.p.A. Via San Clemente, 53 - 24036 Ponte San Pietro (BG) P.IVA 01573850516 - C.F. 04552920482

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

© 2000-2025 Mediatica SRL - Alghero (SS)