S.O.
21 novembre 2017
La doppia preferenza di genere è legge in Sardegna
50 i favorevoli, 2 i contrari. La Sardegna si unisce al gruppo delle sei regioni dove la doppia preferenza è istituzionalizzata: sono Emilia Romagna, Toscana, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Umbria

CAGLIARI - Data storica, quella odierna, per le conquiste femminili nell'Isola. La doppia preferenza di genere è legge. Il Consiglio regionale ha votato positivamente la legge che introduce il voto uomo-donna all’interno di una stessa lista: 50 i favorevoli, 2 i contrari. La legge si compone di tre soli articoli, il primo è quello dedicato alle liste paritarie, cioè l’obbligo per i partiti di inserire il 50 per cento di uomini e altrettante donne.
Il secondo articolo della leggina è sulla doppia preferenza, mentre il terzo fissa i termini dell’entrata in vigore della norma. Con l’approvazione odierna la Sardegna si unisce al gruppo delle sei regioni dove la doppia preferenza è istituzionalizzata: sono Emilia Romagna, Toscana, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Umbria.
«L'approvazione della doppia preferenza di genere è un risultato importante che conferma la vocazione riformista di questa legislatura. Una dimostrazione di unità della maggioranza di centrosinistra e del Partito Democratico che ha contribuito in modo determinante al passaggio di una norma storica per la Sardegna e per le sue istituzioni. Con il voto di oggi si è posto rimedio a un grave vulnus ed è stata restituita dignità alla nostra democrazia». Così il segretario del PD Giuseppe Luigi Cucca commenta l'approvazione della norma.
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