ALGHERO – Ieri pomeriggio, nella sala convegni della Camera di Commercio di Cagliari, trentacinque aziende vitivinicole sarde sono entrate a far parte di quattro consorzi di tutela dei vini doc della Sardegna appena costituiti. Ad illustrare le finalità degli organismi ci ha pensato Gigi Picciau neo presidente del consorzio di tutela “Vini di Sardegna”. «Il nostro obiettivo - ha detto Picciau - è garantire maggiori controlli e tutele, oltre che la promozione dei vini sardi con la massima economia. Per la prima volta siamo riusciti a mettere insieme cooperative e aziende. In Sardegna ci sono millenovecento ettari di vigneti, si producono duecentoventottomila quintali di uva, diciottomilioni di litri di vino, ventiseimilioni di bottiglie all’anno, per un fatturato di circa cinquantamilioni di euro annui. Per ora - ha chiarito Picciau - hanno aderito in fase di costituzione trentacinue aziende, anche se ce ne sono tantissime altre che hanno chiesto di poter entrare a far parte dei consorzi. Questi organismi sono nati grazie alla collaborazione della Camera di Commercio, della Regione, dell’Ispettorato provinciale all’Agricoltura e delle amministrazioni periferiche di vigilanza, istituti e laboratori universitari». I vini dell’isola sono stati suddivisi geograficamente in tre consorzi di tutela: “Vini di Alghero e Sorso-Sennori”, guidato da Stefano Biscaro, rappresentante delle cantine “Sella & Mosca”, “Carignano del Sulcis”, presieduto da Paolo Franco Balia, rappresentante della “Cantina sociale di Sant’Antioco”, e “Vini di Cagliari”, presieduto da Maurilio Zuddas, già presidente della “Cantina di Monserrato. I quattro consorzi rappresentano un’ampia gamma della produzione vitivinicola regionale: dal Cannonau al Vermentino, dalla Monica al Moscato, dal Nuragus al Nasco, e comprendono anche Malvasia, Girò e Carignano del Sulcis.