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Red 29 luglio 2019
Cimitero di palme a Sant´Imbenia
«Chi ha tagliato le palme a Sant´Imbenia? C´è stato il passaggio del punteruolo rosso alla palma nana?». Questi i quesiti che pongono Wwf, Italia nostra, Lipu e Codacons a proposito della situazione registratasi nel parco algherese
<i>Cimitero</i> di palme a Sant´Imbenia

ALGHERO - Wwf, Italia nostra, Codacons e Lipu, hanno individuato un esteso “cimitero” di palme (Phoenix canariensis) nel parco di Sant’imbenia, lungo la Strada provinciale 55, a poca distanza dal sito archeologico della villa romana nella baia delle Ninfe e nel cuore del parco regionale di Porto Conte, ad Alghero. Il parco, a ridosso del mare e nella fascia costiera dei 300metri, ha un’estensione di alcuni ettari e presentava un significativo numero di esemplari di palme, ora distrutte dal punteruolo rosso, ma sembrerebbe che siano state assaltate anche le autoctone palme nane (Chamaerops humilis). Se questo fatto venisse acclarato, sarebbe davvero preoccupante.

«Il parco di Sant’Imbenia si presenta come un campo di battaglia devastato dal punteruolo rosso e dall’incuria – descrivono gli ambientalisti – Infatti, oltre a tante palme tagliate e accatastate, ve ne sono altre ancora in piedi, ma completamente disseccate, che potrebbero costituire, peraltro, un potenziale pericolo all’incolumità delle persone. Se è evidente che esse siano state devastate dal “Rhynchophorus ferrugineus” (questo è il nome scientifico del punteruolo rosso), non sappiamo chi abbia effettuato il taglio, che si auspica effettuato in ottemperate alle disposizioni fitosanitarie regionali per evitare la diffusione e la proliferazione del coleottero. Resta da capire per quale motivo tutto questo materiale vegetale “accatastato” sia ancora in situ».

Le quattro associazione indicano come le ordinanze regionali e comunali diano prescrizioni, «precise e stringenti, in merito al trattamento delle palme infette e allo smaltimento. Il fatto più preoccupante, dal punto di vista naturalistico, è rappresentato dall’eventuale passaggio del punteruolo rosso dalle palme alloctone alla specie autoctona di Alghero e del Parco regionale di Porto Conte». Come viene ricordato, l’area rientra in ambito altamente tutelato dalla normativa europea (SIC Capo Caccia e Punta del Giglio), nazionale, regionale e locale. Wwf, Italia Nostra, Codacons e Lipu, hanno già inoltrato richiesta di informazioni ambientali alle istituzioni locali e regionali per sapere se nel territorio del Comune di Alghero siano stati registrati e certificati attacchi del punteruolo rosso alle autoctone palme nane, e «chiedono che vengano effettuati tutti gli opportuni accertamenti e la bonifica dell’intero parco».



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