Massimo Zedda
29 marzo 2020
L'opinione di Massimo Zedda
Assurdo discutere di Piano casa in piena emergenza
Abbiamo un numero di contagi tra il personale sanitario cinque volte superiore alla media nazionale e il presidente della Regione pensa di discutere in Consiglio regionale il finto “Piano casa” che non contiene proposte per la casa, ma costruzioni nella fascia dei 300metri dal mare. Una decisione assurda. La Regione dovrebbe pensare alla tutela del personale sanitario, dei pazienti, mettendo in sicurezza gli ospedali e le case di cura per gli anziani, al reperimento di tutto il materiale e delle apparecchiature mediche necessarie.
L’altra emergenza riguarda le imprese e il lavoro. Arriva un grido di dolore da parte di tanti, serve un intervento coordinato con le azioni del Governo. In un’ottica di interventi coordinati per i settori produttivi, per il lavoro e per le famiglie e per le persone in difficoltà. Senza l’approssimazione che ha caratterizzato le azioni del presidente da un anno a questa parte e con l’indispensabile coinvolgimento delle categorie produttive, dei sindacati e delle forze politiche. Il settore dell’edilizia, se di questo si vuole parlare, avrebbe bisogno di: assunzione di personale per i Comuni per sbloccare le pratiche giacenti; contributi ulteriori per ristrutturazioni e restauri.
Servono interventi seri per la sanità e per lo sviluppo. E occorre farlo, come invita il presidente della Repubblica Mattarella, nel segno dell’unità e della condivisione. Il modo peggiore per ricercarla è quello di pensare di sfruttare, in modo squallido, il momento emergenziale per proporre una legge inutile e dannosa, sulla quale sone emersi diversi punti di conflitto, sfociati anche in una petizione sottoscritta da 20mila persone. Non vogliamo nemmeno pensare che si possa utilizzare lo stato d’emergenza che impone iter semplificati per forzare la mano su un tema come questo.
* consigliere regionale dei Progressisti
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