ALGHERO - L'associazione Tholos in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Alghero ha programmato per sabato 29 marzo alle ore 18, presso la sala convegni Cavall Marì nel lungomare Dante, una conferenza dedicata agli scavi nella necropoli di Monte Carru, in località Carrabuffas. La necropoli romana, venuta alla luce durante i lavori per la costruzione di un complesso residenziale, è stata oggetto di uno scavo intensivo che ha coinvolto circa 30 archeologi e che, iniziato nel maggio 2007, si è protratto per sette mesi a spese della società costruttrice. Questo imponente lavoro ha portato allo scavo di circa 350 sepolture di varia tipologia (cappuccina, anfora, fossa terragna) e rito (incinerazione ed inumazione) datate principalmente fra il I e il III secolo d.C.; i corredi funerari hanno restituito lucerne e brocche fittili, monete, coppe, bicchieri ed unguentari in vetro finissimo. Già durante lo scavo i restauratori della Soprintendenza Archeologica di Sassari hanno provveduto, sul sito prima e presso il centro di Sassari "Li Punti" poi, al restauro di parte dei numerosi reperti ritovati, contribuendo così, con gli archeologi, all'allestimento di una mostra aperta a pochi mesi dalla fine degli scavi all'interno della torre di S. Giovanni; l'esposizione, che propone alcuni fra i reperti più significativi rinvenuti nello scavo con la ricostruzione integrale di tre sepolture, costituisce una anticipazione di quella che potrebbe essere una delle sale del museo cittadino di cui la Tholos auspica la prossima apertura. La conferenza, organizzata dalla Tholos quale iniziativa collaterale alla mostra (che resterà aperta fino al 6 aprile), si propone di dare risposte agli interrogativi che l'esposizione ha sicuramente suscitato nei numerosi visitatori. Terranno la relazione la dott.ssa Daniela Rovina direttore archeologo presso la Soprintendenza ai Beni Archeologici per le Province di Sassari e Nuoro, che illustrerà le ragioni delle scelte adottate fin dalla scoperta del sito, e la dott.ssa Alessandra La Fragola, responsabile scientifico dello scavo, che relazionerà sulle varie fasi che hanno caratterizzato l'intervento, su reperti, sull'estensione della necropoli e del centro abitato che si ipotizza poter identificare con l'antica Carbia, individuata nella adiacente località La Purissima, che ha dato origine all'area cimiteriale. Saranno inoltre esaminati i dati storici emersi dallo studio dei reperti, che hanno rivelato aspetti della vita di questi antichi abitanti dell'entroterra algherese. Gli interventi saranno arricchiti dalle immagini che verranno proiettate durante la serata.