ALGHERO – Si scava a Lo Quarter proseguono e ogni giorno riemergono dal passato le tracce della storia di Alghero. Dalla scorsa estate gli archeologi e antropologi dell’Università di Sassari diretti dal professor Marco Milanese, scavano nel cortile e sotto le vecchie pavimentazioni del collegio dei Gesuiti dove sta riemergendo un cimitero del secolo XVI con scheletri pressochè intatti su cui si stanno effettuando studi e ricerche per ricostruirne la storia singola: sesso, età, malattie etc.

Le tombe collettive de Lo Quarter ricollegabili con ogni probabilità ad un’epidemia di peste che causò tra le duecento e trecento vittime (in particolare donne e bambini), hanno una tipologia mai riscontrata in scavi anteriori. I morti sono collocati in trincee scavate nella roccia, disposti in maniera ordinata e precisa. «Colpisce la cura e l’attenzione con la quale venivano disposti i cadaveri, un fatto eccezionale non solo nel panorama sardo» ha spiegato Milanese considerando l’importanza di questo aspetto nel ridefinire nuove chiavi di lettura della storia di quel periodo.

L’ultima scoperta, di ieri, è riemersa all’interno del vecchio collegio. «Si tratta di uno scheletro con cinturone in vita, probabilmente un cavaliere o un guerriero» conferma l’archeologo, e considerato il periodo caratterizzato da continue guerre tra catalani, sardi e genovesi per la conquista di Alghero, potrebbe essere un prezioso elemento di analisi da parte degli antropologi.

La storia che riemerge da San Michele verrà conservata nel Museo della città di cui si prospetta l’apertura entro quest’anno. Tra gli scheletri, gli studiosi dell’ateneo sassarese, hanno rinvenuto anche diversi gioielli e amuleti, uno in particolare con un rametto di corallo rosso su un cappuccio d’argento, che ricorda con molta fedeltà un monile rappresentato nel celebre dipinto di Piero Della Francesca “Madonna di Senigallia”, realizzato negli stessi anni dei ritrovamenti.

Nella foto il professor Marco Milanese, l'archeologo Juri Alese e l'ultimo ritrovamento a Lo Quarter