ALGHERO – Il Natale 2009 non sarà ricordato dai commercianti algheresi come il migliore degli ultimi anni. Una tendenza in negativo confermata anche questo 25 dicembre, dove sotto l’albero di natale ci si è dovuti accontentare. Il presidente della Confcommercio Alghero, Massimo Cadeddu, analizza un elemento che va rafforzandosi negli ultimi anni, nel territorio come altrove.

La tredicesima, il vero valore aggiunto del periodo natalizio, viene destinata nella migliore delle ipotesi ai saldi di fine stagione. Nel peggiore, invece, a spese precedenti da saldare. Con la crisi, i consumatori hanno messo mano ai propri risparmi e anche a Natale non è tempo per dimenticare il difficile momento economico. «La corsa al regalo c’è stata ma per gadget e piccoli presenti – sostiene Cadeddu – l’auspicio è che si spenda a partire dai saldi».

Le categorie di consumi tradizionali: dall’abbigliamento agli accessori, sono calate vertiginosamente. Hanno tenuto i giocattoli per i bambini e la telefonia, altro settore preferito dai più piccoli. Così i negozi del centro non hanno fatto il pienone, a discapito dell’offerta stagionale di lavoro. E se un tempo i clienti sassaresi, ittiresi e degli altri paesi limitrofi sceglievano Alghero come città della moda e del gusto, negli ultimi tempi il traffico pre-natalizio si è spostato nei centri commerciali di Predda Niedda, alle porte di Sassari.

Nei giorni della vigilia vi era un continuo via vai tra la Piazzetta, Toys, Trony e la Città Mercato. In quest’ultima pare che i ricavi del sabato precedente al Natale si siano aggirati intorno ai 500 mila euro. Di cifre minori si accontenterebbero i negozianti della Riviera del Corallo che nei saldi ripongono le aspettative di tutto l’inverno. E così sarà Natale anche per loro.

Foto d'archivio