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S.A. 24 maggio 2010
Provincia di Sassari, causa al Ministero
Il presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, chiama in causa il Ministero dello Sviluppo Economico. Oggetto del contendere, i 40milioni di euro che la Provincia di Sassari era riuscita a ottenere attraverso la rimodulazione dei finanziamenti erogati per il Contratto d’Area di Sassari, Alghero e Porto Torres
Provincia di Sassari, causa al Ministero

SASSARI - «Contro l’ennesimo scippo da parte del Governo non resta che adire le vie legali». Il presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, chiama in causa il Ministero dello Sviluppo Economico. Oggetto del contendere, i 40milioni di euro che la Provincia di Sassari era riuscita a ottenere attraverso la rimodulazione dei finanziamenti erogati per il Contratto d’Area di Sassari, Alghero e Porto Torres.

«In un momento delicato come quello attuale, in cui il territorio si batte per difendersi da una crisi occupazionale senza precedenti, veniamo a sapere che di quei fondi, che erano nostri ed erano destinati proprio a incentivare nuova impresa e, soprattutto, nuova occupazione, ci toccherà una minima parte». Dalle comunicazioni piuttosto sintetiche e asettiche provenienti da Roma, risulterebbe che la cifra accordata al Nord Ovest Sardegna supera di poco i 2milioni di euro.

«Vorremmo capire per quale motivo ci restituiscono il 5percento di quello che ci spetta, ma non abbiamo ricevuto alcuna spiegazione sui criteri o sulle norme che possono consentire una riduzione così drastica delle risorse di nostra competenza», commenta piuttosto rammaricata Alessandra Giudici. «Abbiamo condotto un’azione corale, coinvolgendo tutti i soggetti che compongono il Comitato per l’Area di crisi – spiega – e ci siamo attivati per dimostrare in maniera analitica cosa il territorio intendesse fare di quei soldi, che nelle nostre intenzioni devono servire per favorire l’insediamento di nuovi distretti produttivi, come il distretto della nautica e il polo delle energie rinnovabili».

Progetti che restano, beninteso, «e rispetto ai quali abbiamo già ricevuto l’apprezzamento e il sostegno, anche materiale, delle istituzioni comunitarie», precisa il presidente della Provincia. Da Roma, invece, «continuano ad arrivare solo segnali di disinteresse nei confronti di questo territorio – è l’accusa – ci abbandonano al nostro destino». E questo «è francamente inaccettabile, perciò abbiamo deciso di mettere tutto in mano agli avvocati». Tra gli strumenti di programmazione negoziata attraverso cui lo Stato sostiene e incentiva l’economia, il Contratto d’area è quello cui viene attribuita la finalità specifica di recuperare, bonificare e riconvertire la produzione nelle aree industriali dismesse, attraverso la promozione di nuove attività produttive e la riqualificazione e rioccupazione del maggiore numero di lavoratori.

Nell’attuazione del primo e secondo protocollo aggiuntivo del Contratto d’Area di Sassari, Alghero e Porto Torres, risalenti alla fine degli anni Novanta, sono intervenute diverse rinunce e revoche delle agevolazioni concesse. Si sono così determinate economie pari a 40milioni di euro che Alessandra Giudici, in qualità di responsabile unico del Contratto d’Area, ha chiesto di poter rimodulare a vantaggio di nuovi settori produttivi. Il primo via libera è arrivato nel 2009, ma era vincolato a una serie di passaggi e di pareri che coinvolgevano il Ministero e la Regione.

Assolto ogni obbligo, la Provincia di Sassari ha atteso l’ok definitivo, facendo affidamento su quelle preziose risorse che stavano per ritornare sul territorio. Nei giorni scorsi la doccia fredda e il silenzio. «Ci hanno concesso l’autorizzazione alla rimodulazione delle risorse, ma ci hanno tolto le risorse – insiste Alessandra Giudici – senza aver mai risposto alle nostre richieste, preventive, di conoscere le norme e i criteri seguiti per l’assegnazione delle risorse da rimodulare». A questo punto, «dovranno spiegarlo ai nostri legali».

Nella foto: Alessandra Giudici



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