CABRAS - «I giganti di Monti ‘e Prama devono ritornare nella loro terra d’origine». Lo sostiene il deputato sardo Mauro Pili in un’interrogazione rivolta al Ministro dei beni culturali Sandro Bondi con la quale sostiene l’appello del Sindaco di Cabras Cristiano Carrus.

«Si tratta di una scelta obbligata, razionale, e culturalmente doverosa – sostiene Pili. Collocare quelle statue fuori dal proprio contesto paesaggistico, storico e archeologico significherebbe violare il fascino e lo stesso valore di quell’immenso patrimonio che il Sinis ha restituito alla Sardegna».

«Quel tratto di Sardegna è, come tanti altri nella nostra isola, un museo a cielo aperto e non accettabile che si possa strappare a quel museo i suoi pezzi più pregiati – sostiene Pili. Le azioni del Comune di Cabras sono doverose, ma credo che l’intera Sardegna dovrebbe essere schierata in questa rivendicazione. La piena valorizzazione di un patrimonio archeologico di questa rilevanza non può non avvenire nel suo contesto naturale».

«Per questa ragione- continua Pili – il Ministro Bondi deve promuovere un immediato incontro tra le amministrazioni locali interessate e gli organi dello Stato preposti al fine di individuare un percorso condiviso per la valorizzazione di questo patrimonio. Non credo che dinnanzi ad una così rilevante opportunità per la Sardegna si potranno anteporre problemi logistici per la restituzione dei giganti di Monte ‘e Prama al proprio territorio d’origine. Un’ obbligata e doverosa partecipazione di Stato, Regione, Provincia e Comune al progetto di restituzione di quel patrimonio può rendere percorribile qualsiasi soluzione logistica che si voglia prospettare. Dunque non vanno sollevati falsi problemi, perché dinnanzi a questo straordinario progetto ogni problema può, anzi deve, essere risolto».

«La sensibilità del Ministro Bondi, che già sulla valorizzazione di quell’area archeologica si era impegnato concretamente, consentirà - conclude Pili - di affrontare e risolvere nel migliore dei modi qualsiasi tipo di problema e favorire la restituzione di quel patrimonio al suo paesaggio naturale».

Nella foto: L'onorevole Mauro Pili