ALGHERO - Problemi nel depuratore di Alghero e nella laguna del Calik, già gravemente malata. Non basta l'annuncio del primo cittadino Tedde, che solo qualche giorno fa aveva rassicurato la cittadinanza in merito al versamento dei reflui depurati e al loro conferimento al Consorzio di Bonifica della Nurra per uso irriguo.

Dal tubo dislocato in prossimità del Rio Filibertu, nelle campagne di San Marco, continua ad uscire ininterrottamente acqua depurata, seppur in quantità inferiore, con direzione stagno del Calik, area sensibile. Acqua che dovrebbe essere interamente incanalata nella conduttura irrigua del Consorzio (soluzione comunque non ritenuta risolutiva da molti tecnici ndr), ma evidentemente non per ora: per l'intera giornata di sabato, domenica e lunedì, infatti, il depuratore ha continuato a rilasciare i suoi reflui nel fiume (proprio come questa mattina).

Non cessa l'allarme ambientale quindi per una situazione che pareva destinata ad una rapida risoluzione dopo l'annuncio dell'apertura delle saracinesche, conseguente ai drammatici risvolti sul litorale spiaggiato di Maria Pia e l'intero ecosistema lagunare di Fertilia. Problemi al centro anche di un dettagliato esposto inoltrato nella giornata di lunedì alla Procura della Repubblica del Tribunale di Sassari dal rappresentante della Federazione italiana imprese balneari Fiba Confesercenti di Alghero.

L'acqua depurata (non pulita), carica di sostanze capaci di arrecare formidabile nutrimento anche alle alghe, continua così ad essere veicolata nel Calik, già ricettacolo di reflui dello scarico dell’impianto di potabilizzatore di Monte Agnese, dell'impianto di depurazione Asi, del depuratore di Santa Maria la Palma, oltre al troppo pieno del sollevamento di Fertilia e al depuratore di Olmedo. E la situazione, come lo stesso Marco Tedde ha tenuto a precisare, è grave, con problemi che hanno origine lontana, peggiorati ultimamente con l’incremento di apporti di varia natura. / FORUM

Nelle foto l'acqua del depuratore di Alghero in direzione Calik: dopo l'apertura delle saracinesche del Consorzio di Bonifica e prima