S.A.
2 giugno 2011
«Un sardo su quattro non lavora»
Nel Consiglio generale della Cisl Sarda, il segretario Mario Medde ha sottolineato i numeri della disocuupazione emersi dall´ultimo rapporto Istat e le linee direttrici sulle quali orientare una svolta

CAGLIARI - «La debolezza strutturale del sistema produttivo isolano, aggravata da un contesto di crisi generalizzata, e alcune diseconomie che affliggono endemi-camente la nostra regione, determinano una scarsa domanda di lavoro, bassi redditi, elevata incidenza della povertà relativa». Così Mario Medde ha dichiarato al Consiglio generale della Cisl sarda tenutosi mercoledì, i cui lavori sono stati conclusi dal segretario confederale Luigi Sbarra.
Sul lavoro, le ultime rilevazioni disponibili dell’Istat per il 4^ trimestre 2010, registrano un tasso di disoccupazione complessivo pari al 14,7%, valore superiore di 6 punti percentuali rispetto a quello medio nazionale. Considerando anche il fenomeno dello “scoraggiamento” si può dire che in Sardegna quasi un sardo su 4 non trova lavoro e un giovane su due è disoccupato. «Per questi motivi – ha aggiunto Medde - il problema del lavoro e della questione sociale diventa centrale nella difesa dei diritti di cittadinanza e nelle politiche dello sviluppo. Le stesse trasformazioni istituzionali non possono prescindere dall’obiettivo prioritario di garantire maggiori opportunità lavorative e la dignità nel lavoro».
Medde ha indicato le direttrici fondamentali lungo le quali si muovono le iniziative della Cisl sarda: autonomia finanziaria della Regione e delle sue istituzioni; maggiore capacità di spesa della Regione attraverso le riforme necessarie e la rivisitazione del patto di stabilità; trasferimento di funzioni e poteri agli enti locali per meglio affermare il principio di sussidiarietà e il federalismo interno; un programma pluriennale per la crescita economica e lo sviluppo; piano straordinario per il lavoro giovanile e per il reimpiego; programma pluriennale per la scuola, la formazione e le Università della Sardegna.
Nella foto: Mario Medde
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