ALGHERO - Maurizio Scanu è un invalido civile che deve fare uso della sedia a rotelle per lavorare e vivere una vita dignitosa. Proprio la dignità che ha visto calpestare in occasione della Sfilata in scena qualche giorno fa ad Alghero. Affida al social network più popolare l'amara constatazione di una serata da dimenticare. Ecco la lettera integrale che farà discutere.

Sono un invalido civile che deve fare uso della sedia a rotelle per lavorare e vivere una vita sociale dignitosa. Il giorno 22 scorso sono andato ad Alghero perché c'era una sfilata di moda, molto pubblicizzata su giornali Tv ed Internet, con la certezza che avrei assistito ad uno spettacolo di grande livello. All'ingresso sono stato respinto "perché lei è in carrozzina" e "non può entrare in quanto non ci sono misure di sicurezza che Le possano garantire incolumità in caso di emergenza". Non credo che gli spettacoli come quello che volevo vedere siano programmati per un target di persone forti e superdotate, un élite di persone sane,belle con gambe tanto forti da poter scappare a tempo di record da una manifestazione dove all'improvviso si crea un'emergenza. Come mai, mi domando e domando umilmente a Lei, nel programma organizzativo di questo evento di livello, nessuno ha pensato che siccome i disabili esistono bisognava quanto meno dedicare loro un settore? O gli organizzatori hanno pensato che la presenza dei disabili in carrozzina avrebbe gravemente compromesso il livello estetico della manifestazione (una sfilata di moda con modelle bellissime e artisti altrettanto belli e famosi)? In questi giorni otto canali di Sky stanno proponendo il torneo di Wimbledon, l'evento tennistico più famoso e prestigioso del mondo: i miei "colleghi" sono a bordo campo sulle loro carrozzine in uno spazio a loro dedicato, da sempre. A San Siro mi sono venuti incontro gli stuard, al Sant'Elia lo stesso. Perché ad Alghero la soluzione migliore per risolvere il caso è stata quella di non farmi neppure entrare?