ALGHERO - È solito pensare che i piccoli borghi, le piccole città, siano soprattutto governate dal silenzio, ma chi ci abita sa che in esse capeggia l’ininterrotto rumore del vociferare. Alghero, in quanto grande paese e piccola città, condivide quindi con i luoghi esigui una stessa colonna sonora fatta non di note, ma di brusii, notizie che corrono veloci. Di bocca in bocca si trasmettono messaggi, informazioni, il che dà vita ad un meccanismo a catena in grado talvolta di distruggere, talvolta di regalare fortuna, molto più di quanto riesca a fare la consueta pubblicità.

Travolta dagli effetti positivi di un simile ed imprevedibile passaparola è stata anni addietro una giovane ragazza intenzionata ad insegnare danza ad Alghero, il cui arrivo in città, davanti ad occhi vigili ai quali nulla sfugge, non poteva certo passare inosservato. Ancor prima di conoscerne l’aspetto e la persona, di lei si diceva fosse diplomata alla Royal Accademy di Londra e che avesse studiato per diversi anni «in continente», alimentando così la curiosità dei più sul suo lavoro e verso il quale al tempo si era scarsamente interessati e restii. Incuriositi ed attratti dalle sue certificate conoscenze, genitori dalla passione mai coltivata o alla ricerca di una sana attività o ancora convinti di potersi affidare ad una valida guida, hanno quindi cominciato ad iscrivere i propri figli ai corsi della nuova maestra.

Pian piano, in una sede provvisoria, con i primi gruppi di allieve e con tanta voglia di raccontare i segreti di un’arte, prima ignorata e poi sempre più amata, cominciava così ad essere scritta la storia di una non-scuola che di li a poco sarebbe diventata una vera scuola, in grado di richiamare con il suo nome, Gildanza, quello di colei che l’ha tanto amata, attesa e fondata, ovvero Gilda Chessa.

Quella che ora tutti conosciamo è dunque la storia di una scuola dalle radici lontane, una storia vecchia di vent’anni, costruita con i numerosi spettacoli teatrali ed impreziosita dai diversi riconoscimenti coreografici, tecnici ed interpretativi, dalle borse di studio riconosciute agli allievi, dalle vittorie ottenute nei vari concorsi (tra le quali si ricordano le più recenti, ovvero il primo posto alla seconda edizione della trasmissione televisiva di videolina Di che danza sei? e la classificazione alle finali del concorso mondiale Dance World Cup) e infine da chi come me l’ha vista crescere e con affetto ama ricordarne gli sviluppi.

In occasione dunque del ventennale della scuola, l’Arte e Movimento Gildanza, insieme alla scuola sassarese Elle Dance di Luciana Temussi, si prepara a celebrare la ricorrenza Domenica 16 Giugno alle ore 20.30 presso il Teatro Verdi di Sassari, con uno spettacolo intitolato Mediterraneo, durante il quale verranno riproposte alcune delle coreografie più significative della scuola e presentate tante altre nuove, nate dall’ispirazione di un mare amico e soprattutto di un mare che sa di casa.