ALGHERO - Novità ad Alghero sul versante depurativo ed ambientale. La doppia riunione (martedì a Sant'Anna, mercoledì a Cagliari alla Presidenza della Regione ed al Distretto idrografico della Sardegna) è servita per individuare soluzioni per il recapito ed il utilizzo dei reflui provenienti dal depuratore di San Marco sul Rio Filibertu, finalizzate a migliorare la qualità delle acque della laguna del Calich, ad avviare un processo che possa contribuire a mitigare, nel medio periodo, il fenomeno della marea gialla sul litorale e ad incrementare il coefficiente di riutilizzo degli stessi reflui.

«E' un tema prioritario, che oggi ha trovato il massimo dell'attenzione» ha precisato Bruno, sottolineando «lo sforzo compiuto per avviare i lavori ed individuare le prime soluzioni su cui basare le progettazioni». In campo il possibile utilizzo di condotte del Consorzio industriale rese funzionali allo scopo, che intercettano l'attuale scarico evitando così il quotidiano sversamento sul Rio Filibertu, a cui si aggiungono altre ipotesi sulla carta percorribili, in attesa della definitiva fattibilità. Lavoro che proseguirà anche sul versante del riutilizzo, per superare le criticità che hanno impedito dal 2011 ad oggi la possibilità di riutilizzare almeno una parte dei reflui in agricoltura. Comune, Enas, Arpas, Abbanoa, Consorzio industriale e Consorzio di bonifica, compatti nel valutare positivamente ed individuare le prime scelte ipotizzate con il nucleo di coordinamento del tavolo tecnico permanente in capo alla Regione.

Nelle prossime settimane, sarà aggiornata la conferenza di servizi a Cagliari per concordare il crono-programma delle opere da attuare e condividere con i competenti Assessorati Regionali. Parallelamente, proseguono senza sosta tutti gli interventi già programmati sulla rete idrico-fognaria cittadina con un primo check del "Progetto-Alghero" programmato per oggi (giovedì) a Sassari tra l'amministratore unico di “Abbanoa” Alessandro Ramazzotti, il direttore generale Sandro Murtas e l'Amministrazione Comunale.