A.B.
22 giugno 2007
Gettate le basi per il “Patto per il nord-ovest della Sardegna”
La Provincia e l’ Università di Sassari hanno firmato l’accordo quadro di cooperazione

SASSARI - «Collaborare alla predisposizione di un Piano strategico provinciale, inteso come strumento di pianificazione partecipata e condivisa da parte dei soggetti istituzionali, imprenditoriali e sociali presenti nel territorio». È la sfida partita martedì pomeriggio da piazza d’Italia, dove i massimi rappresentanti di Provincia di Sassari e Università di Sassari, il presidente Alessandra Giudici e il rettore Alessandro Maida, hanno sottoscritto un accordo quadro di cooperazione con cui, di fatto, è stata posta la prima pietra in vista della definitiva costruzione del “Patto per il nord-ovest della Sardegna”. Si tratta del primo tassello verso la realizzazione di quel progetto lanciato in primavera dalla Giudici e tenuto sinora in stand by per via del sopraggiungere dell’importante tornata di elezioni Amministrative che ha modificato il quadro istituzionale anche a livello territoriale. Con l’accordo sottoscritto oggi, invece, prende il via la fase operativa di quello che Alessandra Giudici ama definire «una questione di metodo, dato che si tratta di trasformare l’insieme di esperienze che il territorio ha portato avanti sinora, senza una strategia di sviluppo condivisa, in un sistema di relazioni territoriali in grado di rappresentare realmente tutti, compresi i semplici cittadini, anche all’interno di una ipotetica struttura di raccordo snella ed efficace sul piano operativo». Sul piano pratico, la proposta del presidente della Provincia si concretizzerà nella creazione di una struttura permanente di concertazione e pianificazione strategica di cui l’Amministrazione è pronta ad assumersi il coordinamento. Oltre al tavolo strategico provinciale, che rappresenterà l’intero assetto territoriale sia sul piano istituzionale che economico e sociale, esisterà una cabina di regia e un coordinamento organizzativo. Proprio in questi due ambiti si inserisce la collaborazione stabilita con l’accordo tra Provincia e Università. Tra gli impegni comuni che sono stati presi, infatti, c’è anche la «partecipazione congiunta delle due istituzioni all’elaborazione e allo sviluppo di attività, progetti, piani di settore e studi, da attuarsi nel quadro della gestione del Piano strategico o parallelamente, attraverso l’affiancamento operativo agli altri soggetti del territorio», come recita uno degli ultimi articoli dell’accordo, che avrà durata triennale e che da stasera è immediatamente esecutivo. Non secondario appare anche l’impegno preso dalle due istituzioni per lo sviluppo di un mutuo rapporto di collaborazione nelle attività formative e di inserimento lavorativo: da una parte l’Università avrà un ruolo più centrale in tutte le attività di formazione del personale della Provincia, dall’altra l’amministrazione provinciale favorirà esperienze lavorative, stage e tirocini di studenti o neolaureati all’interno della propria struttura. L’accordo con l’Università è alla base di quella struttura operativa che sarà il motore centrale di iniziative, azioni e indagini finalizzate alla concretizzazione del “Patto per il nord-ovest”, struttura in cui verranno coinvolte anche la “Promin”, la partecipata della Provincia che si occupa di promozione industriale e sostegno all’imprenditoria locale, e la “Demos”, altra società di cui la Provincia detiene una buona fetta di azioni, che si occupa di studio, analisi e sostegno allo sviluppo economico e sociale del territorio. Ma oltre a completare il mosaico della struttura operativa, Alessandra Giudici intende tagliare i tempi e riprendere immediatamente il dialogo con i partner istituzionali, economici e sociali che dovranno essere rappresentati al tavolo strategico provinciale pur evitando il rischio di trasformare questo nuovo strumento in un’adunata oceanica e operativamente poco efficace. Ieri mattina c’è stato il primo incontro con i sindaci del territorio, che il 12 Aprile avevano espresso quasi all’unanimità il favore verso l’iniziativa della Provincia, servirà per capire se è realizzabile la volontà di Alessandra Giudici di completare il mosaico entro la fine dell’estate.
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