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19 settembre 2007
Stl, Marco Di Gangi "bacchetta" il Comune di Alghero
L’assessore provinciale al Turismo replica agli attacchi mossi da più parti, ammette i ritardi accumulati nella creazione del consorzio che dovrà gestire il Sistema Turistico Locale del nord-ovest Sardegna ma respinge il tentativo di chi, secondo lui, cerca di cavalcare l’onda dell’antipolitica

ALGHERO - «Ritardi? L’assemblea costitutiva di luglio è saltata perché molti soci, anche privati, non avevano ancora prodotto i documenti necessari». Non solo. «Chi accusa gli enti locali di provocare rallentamenti nella creazione dell’Stl per ragioni politiche forse dimentica che da mesi abbiamo chiesto a tutti di indicarci i loro rappresentanti: i Comuni l’hanno fatto, i privati ancora no». Ancora. «Per i Comuni e la Provincia, quello della loro rappresentanza all’interno del consiglio di amministrazione è un problema già superato con soddisfazione, dato che le scelte sono state fatte collegialmente e per questo sottratte a qualsiasi logica di spartizione, se è questo il timore». E infine. «C’è qualcuno, come il Comune di Alghero, che inspiegabilmente torna sui suoi passi: è un autogol, così si presta il fianco a chi cerca ogni scusa per attaccare la politica e si tira la volata a chi vuole maggior potere all’interno di un progetto in cui, invece, la regia della Provincia era stata pensata come elemento di garanzia verso l’intero territorio».
Secondo l’assessore provinciale al Turismo, Marco Di Gangi, «l’Stl è nato con altri obiettivi e sotto altri auspici, perciò non è proprio il caso di cavalcare l’onda dell’antipolitica con esternazioni qualunquistiche e strumentali che rischiano di mandare all’aria anche le migliori iniziative». Come l’Stl del nord-ovest Sardegna, appunto, che per Di Gangi «è un progetto molto ambizioso nato sotto l’egida della Provincia, che negli ultimi due anni si è sobbarcata un lavoro enorme per coinvolgere tutti: Comuni, Camera di Commercio, associazioni di categoria, forze sociali e imprenditori del settore. «Abbiamo lavorato bene, tanto da ottenere dalla Regione il finanziamento più alto tra tutti gli Stl nati in Sardegna, non capisco il senso di questi attacchi», è l’amaro sfogo di Marco Di Gangi. Perché «se il problema fossero davvero i ritardi, mi aspetterei le critiche da chiunque, ma non da chi sta partecipando al processo di costituzione del consorzio e sa bene come stiano le cose».
La creazione di un consorzio che avrà, tra pubblico e privato, oltre ottanta soci, si sta rivelando più complicata del previsto e a volte certe lungaggini sono inevitabili. Ma c’è un ma. «Da ammettere quello che è sotto gli occhi di tutti ad accettare che le colpe siano attribuite in blocco alla politica, alla quale si chiede di fare un passo indietro, c’è una bella differenza», è la posizione dell’assessore. A parte la Gallura, dove già c’era una società per azioni a partecipazione pubblica che ha preso in mano le redini dell’Stl, «noi siamo gli unici ad aver pensato di creare un consorzio per aprire davvero alla partecipazione di più soggetti nella gestione delle politiche per il turismo».
Nelle resto dell’isola, per intenderci, il sistema turistico locale è gestito direttamente dalle Province, cui sono rimandate in ultima istanza le decisioni e la gestione dei finanziamenti regionali. «Abbiamo scelto un percorso più articolato – afferma Di Gangi – a conferma della nostra volontà di coinvolgere soggetti diversi, anche al di là della politica, in un progetto che non punta solo alla promozione e alla commercializzazione dell’offerta turistica, ma alla definizione e al coordinamento di nuove politiche turistiche, rivolte all’intero territorio e non solo alle aree tradizionalmente considerate a vocazione turistica». Da questo punto di vista, è l’ultimo messaggio di Marco Di Gangi, «è il caso di spiegare a tutti che sul piano pratico la Provincia è comunque pronta a dare piena operatività alle azioni previste nel progetto presentato alla Regione». Questo, conclude l’assessore, «a dimostrazione del fatto che gli aspetti legati alla creazione del consorzio per noi non rappresentano né un ostacolo, né una scusa».
Nella foto Marco Di Gangi
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