Red
1 maggio 2019
Sicurezza urbana e in famiglia: se ne parla ad Alghero
Sicurezza urbana e sicurezza in famiglia sono i due aspetti che nelle analisi sociologiche non possono rimanere disgiunti. Se n´è parlato in occasione del primo incontro della Settimana di cultura per lo sviluppo e l’ambiente nel quale sono intervenuti l’antropologo Pier Paolo Sannia ed Alessandro Ceci, esperto in sicurezza e nei processi di comunicazione sociale

ALGHERO - Sicurezza urbana e sicurezza in famiglia sono i due aspetti che nelle analisi sociologiche non possono rimanere disgiunti. Se n'è parlato ad Alghero, in occasione del primo incontro della Settimana di cultura per lo sviluppo e l’ambiente nel quale sono intervenuti, con il coordinamento di Antonio Mura (docente Ipsar), l’antropologo Pier Paolo Sannia ed Alessandro Ceci, esperto in sicurezza e nei processi di comunicazione sociale. I drammi familiari, frequentemente denunciati attraverso gli organi di informazione rappresentano uno stato di malessere generale nella società odierna, che si riverbera nella ordinarietà delle relazioni tra i singoli individui.
È il segno tangibile che le Istituzioni, la scuola e lo Stato, con i suoi livelli di rappresentanza centrali e periferici, come anche le tradizionali agenzie educative, sono oggi poco credibili e, in quanto tali, mancano della autorevolezza necessaria per far valere le metodologie comportamentali che si addicono ad una comunità, locale, regionale e nazionale, che voglia porre al centro l’obbiettivo della convivenza civile nel senso più genuino ed autentico del termine. I drammi, come il femminicidio, non potranno mai essere risolti attraverso pubbliche manifestazioni di piazza. Sono azioni utili, ma che necessitano di essere accompagnati da una seria riflessione sugli specifici fenomeni. Vanno sempre individuate le cause non soltanto in ambito personale soggettivo, ma soprattutto quelle che costituiscono la fonte del malessere sociale che stiamo vivendo.
Fra queste, non va sottovalutata la grave latitanza di valori morali; la corruzione nelle Istituzioni e la subordinazione delle politiche sociali ai calcoli di convenienza ragionieristica sulla base dei quali si vuole far funzionare anche il sistema dei servizi sociali e sanitari, sono cattivi presupposti per alimentare un modello di società caratterizzata dagli antagonismi che finiscono per lacerare continuamente ogni azione legante delle singole comunità, siano esse le famiglie o le Istituzioni, pubbliche e private. La Settimana di cultura prosegue domani, giovedì 2 maggio, alle 18.30, nella Torre Sulis. Si parlerà di “Risorgimento: dall’Italia all’Europa per una rigenerazione della politica”. Interverrà il docente milanese Ernesto Preziosi.
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